A Biacis l’antica tradizione della “koleda” dei bambini
Nella frazione di Biacis, nella sera del 31 dicembre si rinnova l’antica tradizione della “koleda” dei bambini.
Inoltre, il 6 gennaio si incendia il Kries e si mangiano gli “strucchi lessi” cucinati dalle donne del borgo.
Nella suggestiva frazione di a Biacis, nel comune di Pulfero, l’associazione “Pro Biacis”, che svolge per tutto l’anno attività finalizzate a mantenere vive le tradizioni locali, promuove anche quest’anno la “koleda” dei bambini.
Si tratta di un’usanza molto antica, che è stata tramandata per generazioni di padre in figlio sia nelle Valli del Natisone che in altre aree del Friuli.
Solo in alcune località, tuttavia, la “koleda” è ancora realtà sentita.
Di fatto, nella sera dell’ultimo dell’anno, quindi questo sabato 31 dicembre, i bambini passano di porta in porta da una casa all’altra del paese per chiedere in regalo alcuni prodotti della terra dell’anno trascorso augurando una nuova annata proficua, con tanta salute e felicità.
Altro appuntamento tradizionale quello con i falò epifanici che nelle Valli del Natisone prendono il nome di “Kries”.
A Biacis la pira della Dodicesima Notte si incendia il 6 gennaio con l’arrivo della Befana che porta i regali per i più piccoli.
Per l’occasione le donne di Biacis cucinano le specialità locali tra cui gli “strucchi lessi”: è un’occasione rara per degustare uno dei prodotti più peculiari di questa terra di confine.
La frazione di Biacis di Pulfero conta numerose attrattive di rilievo e parecchie testimonianze del passato tra cui la “Lastra dell’Arengo”, i resti del Castello di Ahrensperg e le Fontane costruite dai Cavalleggeri d’Alessandria prima della rotta di Caporetto- Kobarid.
Paola Treppo