Un deciso no!
Un deciso no alla cava di piasentina a Cedarmas
Cosa sono queste cave
La nostra esperienza quotidiana di cittadini che risiedono nelle Valli del Natisone dimostra ancora una volta, se ce ne fosse davvero bisogno, che le cave lasciano ferite difficili da rimargmare, minano quel bene comune che è il paesaggio, arricchiscono pochissime persone e lasciano pochi spiccioli a fronte dei numerosi problemi creati.
Cosa sono in realtà queste cave?
Sono un vero affare per i cavatori che, con costi modesti, si anicchiscono estraendo pietra che, in grande parte, viene usata per la costruzione di scogliere a rinforzo degli argini dei fiumi.
Le cave
non creano nuovo lavoro perche il personale che vi opera è spesso terzista, che ruota da cava a cava, gli scalpellini non servono perché la pietra da scogliera non richiede particolari lavori di «modellatura»,
non è «ecocompatibile» perché le scorie non utilizzabili rappresentano anche il 70 per cento del lavorato;
non dà ricchezza ai Comuni a cui arriva un equivalente in denaro nemmeno sufficiente per risistemare la viabilità danneggiata dal passaggio di camion stracarichi.
Sperare poi di trarre vantaggio, a livello amministrativo, da una trattativa con i cavatori, che da anni sono abituati ad avere in mano «le carte più forti», ci sembra francamente illusorio.
Oggi tocca a Pegliano.
Qui, con ogni probabilità, nei prossimi mesi verrà aperta una nuova cava, l’ennesima nelle Valli del Natisone.
La cava verrà aperta sul monte Craguenza, in prossimità della borgata di Cedarmas, in un’area già sede in passato di piccole attività estrattive per l’edificazione delle case del paese e della chiesa, la stessa che, da alcuni anni, con grande sforzo, gli abitanti di Pegliano stanno da soli cercando di ripristinare.
Non vogliamo la cava nè qui ne altrove.
Non le vogliamo
perché devastano quel bene prezioso che sono la pace e il silenzio,
«rubano» quel bene a disposizione di tutti che e il paesaggio,
compromettono quell’ultima risorsa che può aiutare lo sviluppo delle nostre Valli quale il turismo consapevole.
Per il nostro tenitorio immaginiamo qualcosa di diverso:
ci sono le Grotte d’Antro,
ci sono circuiti per mountain bike e per escursionisti, molto belli (due passano anche per Pegliano),
ci sono piccole chiese antiche da valorizzare e recuperare in chiave storica e turistica,
si possono promuovere piccole iniziative economiche rurali e artigianali.
La cava per un bel po’ di anni rappresenterà un ostacolo a ogni prospettiva che vada in questa direzione.
Petizione alle autorità
Per questo chiediamo che le autorità competenti non autorizzino la ditta Alsaf di Faedis ad avviare l’impianto di estrazione di pietra piasentina in località Cedamias a Pulfero.
Appello ai cittadini
Per questo chiediamo ai cittadini di firmare la nostra petizione per fermare il progetto.
Contatti per firmare
Chi desidera firmare, lo può fare presso:
la sede del NOVI MATAJUR.
la sede della Kmečka zveza di Cividale.
Inoltre diverse persone nei singoli paesi sono incaricate di rilevare le firme di chi è interessato a sottoscrivere il documento.
Comitato “difendiamo il Craguenza”