A difesa dell'ospedale civile di Cividale
Cividale del Friuli guida una cordata di venti Comuni a difesa dell’ospedale: prevista il 15 settembre una seduta congiunta dei Consigli Comunali.
Avviato il dibattito sul punto di erogazioni sanitarie qualificate nell’ambito di un progetto di sanità transfrontaliera.
Lunedì 28 luglio si è tenuta, presso la sala consiliare del municipio di Cividale del Friuli, una riunione congiunta fra venti amministrazioni comunali dell'Ambito distrettuale del Cividalese e dell'ex Mandamento per discutere sulla tematica della riforma sanitaria regionale.
Convocata dal Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch, la riunione ha registrato la partecipazione dei sindaci di Attimis, Buttrio, Corno di Rosazzo, Drenchia, Faedis, Grimacco, Manzano, Moimacco, Povoletto, Premariacco, Prepotto, Pulfero, Remanzacco, San Giovanni al Natisone, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna e Torreano.
Gli argomenti di spicco trattati da Balloch e dagli altri sindaci sono stati i problemi derivanti dalla riforma sanitaria regionale, con particolare riferimento ai suoi effetti sul presidio ospedaliero di Cividale del Friuli e alle ripercussioni sull'offerta sanitaria primaria alla popolazione del vasto territorio rappresentato dai comuni presenti all’incontro.
“E’ stata concordata un'azione comune – spiega Balloch - attraverso la convocazione di una riunione congiunta dei Consigli Comunali che si terrà il prossimo 15 settembre a Cividale del Friuli”.
La riunione sarà ospitata nella Chiesa di San Francesco, messa a disposizione da Mons. Livio Carlino che ha prontamente accolto la richiesta del municipio.
“Nei prossimi giorni invieremo ai comuni uno schema di ordine del giorno. Successivamente acquisiremo tutti i contributi scritti delle varie amministrazioni coinvolte – spiega Balloch - e stenderemo il documento condiviso che sarà approvato dall’assemblea dei consigli comunali il 15 settembre”.
“Sono stati invitati a partecipare all’importante riunione di settembre anche i sindaci dei comuni di Kobarid, Bovec, Tolmino e Brda, oltre al Prefetto di Tolmino – continua Balloch. Ciò per approfondire la possibilità di sviluppare un progetto di sanità transfrontaliera di interesse anche per le vicine comunità slovene”.
“Confermo, infatti, che l’ipotesi da percorrere è quella di un percorso che porti l’ospedale di Cividale ad essere un punto di erogazioni sanitarie qualificate nell’ambito di un progetto di sanità transfrontaliera”.
Comune di Cividale del Friuli
05/08/2014