Una parola due errori
Ignoranza o cattiveria?!
Certo R.D., non meglio identificato, scrive su DOM n.20 in prima pagina:
“Coi fondi sloveni contro gli sloveni. Inammissibile!”
Leggendo l'articoletto, si viene a sapere chi è quel disgraziato che ruba o vorrebbe rubare i fondi sloveni per utilizzarli contro gli sloveni.
E chi è?
La risposta è talmente strampalata che solo uno privo della sinderesi principiorum potrebbe dare:
“la realizzazione di un vocabolario e di una grammatica di un fantomatico idioma definito “nadisko””.
Del fantomatico idioma parleremo subito; parliamo ora di quel termine scritto così chiaramente tra virgolette: “nadisko”.
Ma dove l'ha pescato il signor R. D. quel termine?
Non riesco a capacitarmi, per questo ho subito immaginato quel termine o frutto di ignoranza crassa o, peggio, di pura cattiveria.
Perché, signor R. D., due errori per una parola sono davvero di troppo!!!
Si informi, per favore, come è scritta quella parolaccia nella grammatica e nel vocabolario.
E voglio, se me lo permette, spiegarle, caro signor R. D., cos'è quel fantomatico idioma.
E' la lingua con la quale ho comunicato dalla nascita con mia mamma, con mio nonno, un poco anche con mio padre morto giovanissimo, con mio fratello, con le mie due sorelle, coi miei compagni d'infanzia, con i miei paesani, con tutti i miei parenti, con quelle stupende persone che cito nella grammatica e con mille altre persone con le quali quotidianamente ho conversato e converso adoperando quel fantomatico idioma e con mia moglie ogni momento della giornata.
Perché, caro signor R. D., siamo nelle Valli del Natisone, nella Benečija.
Nino Špehonja