Idee geniali

Bisogna essere dei geni,
perchè vengano in mente certe idee.

Non siamo geni!

Bisogna essere dei geni perchè vengano in mente certe idee. Se a me non sono venute, evidentemente un genio non sono.

Ad esempio, ho pubblicato su questo sito diversi itinerari naturalistici delle nostre Valli, ma non mi è venuto neppure lontanamente in testa di proporre un itinerario naturalistico da una cava all'altra.
Come mai non ci ho pensato?!

Altra idea geniale:
fare cultura direttamente nelle cave.
Che bello! Spettacoli teatrali, conferenze, ritrovi. Ecc. ecc.

A questo proposito un'idea ce l'avrei:
perchè non dotiamo ogni nostro paese di una cava, piccola se il paese è piccolo, grande se il paese è grande e, quando la cava diventerà una bella voragine, dentro ci faremo le nostre conferenze, le nostre rappresentazioni, rassegne di ogni tipo.
E tutto gratuitamente e magari con qualche sovvenzione!
Gli antichi greci, nel loro periodo d'oro, facevano proprio così.
Dalle premesse si direbbe che siamo giunti anche noi al nostro periodo d'oro!

Altra idea che mi viene in mente:
uno spettacolo di burattini nella cava di Tarpezzo, uno spettacolo da offrire gratis ai “nostri” burattini e burattinai.
Sarebbe davvero interessante!

Pur essendo in tema con Tarpezzo (col prossimo "spettacolo" della cava di Tarpezzo), forse è meglio smetterla.

Senza essere geni...

Senza essere dei geni abbiamo scoperto che
si è tanto sballottato il fatto che
“tanto il sì o il no del Comune non è determinante”,
e invece...

Ci ha messo la classica pulce nell'orecchio la notizia, sentita sul telegiornale regionale, del Comune di Raveo che, in circostanze ben più difficili, ha impedito l'insediamento di una cava di marna sul suo territorio a permesso regionale già accordato.
La conoscenza personale di un consigliere comunale ci ha permesso un approfondimento della situazione.
L'Amministrazione Comunale precedente aveva concesso che alla ditta venisse accordato il permesso regionale. Subito dopo ci sono state nuove elezioni comunali e la nuova Amministrazione, che aveva fondato la sua propaganda proprio sulla lotta alle cave, ha iniziato a muoversi con determinazione contro la cava soprattutto attraverso lo strumento del piano regolatore.
L'altro giorno l'annuncio che il permesso è stato revocato e la cava non verrà aperta. Tutto merito della determinazione dell'amministrazione comunale.

E da noi? Ci sembra di aver capito che è in ballo un gioco politico.
La Regione concede i permessi, sentito il parere delle diverse amministrazioni del territorio e sulla base di questi pareri decide.
L'amministrazione Comunale però, attraverso lo strumento del piano regolatore (come intuitivamente l'abbiamo sempre sostenuto), può bloccare la decisione positiva della Regione.
La Regione lo sa bene questo. Per cui dinnanzi un NO netto dell'Amministrazione Comunale si guarda bene dal dare parere favorevole alla cava.

Ma poi il gioco diventa sporco:

dinnanzi un NI, la Regione dà parere favorevole, consapevole che l'Amministrazione Comunale, senza perdere la faccia dinnanzi alla gente, se ne starà buona e permetterà l'apertura della cava senza frapporre ostavoli.
Ecco probabilmente spiegato il significato del NI!!!
Ecco spiegato il rinvio, tra l'altro non accettato dalla Regione perchè richiesto fuori tempo, per cui.... ecc., ecc., chi tace acconsente.

Siamo turlupinati (per non usare un termine volgare più incisivo e più realistico)!

Non dobbiamo arrenderci!
Prepariamoci a lottare con tutti i mezzi che saranno necessari, naturalmente con i mezzi legittimi concessi dalle regole democratiche, compresa l'occupazione del sito. Le tende sono già pronte!!!

A questo punto l'Amministrazione Comunale DEVE assolutamente assumersi le sue responsabilità.

Il comitato e, tanto più, la gente devono sapere contro chi lotteranno.
E' una questione di onestà.

E a proposito di Tarpezzo

E a proposito di Tarpezzo la parola d'ordine è:

boicottare la manifestazione!!!
Nino specogna
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