Il sindaco Domenis:“l’ecopiazzola di San Pietro per tutti i paesi delle Valli”
Oggi, a eccezione di San Pietro nessun Comune è dotato di una area di conferimento a norma
“solo così potrà aumentare la percentuale di differenziata”
Ultimo in classifica per la raccolta differenziata?
Affatto.
Il sindaco di Pulfero, Piergiorgio Domenis, contesta i dati forniti recentemente dall’Osservatorio provinciale rifiuti che indica il Municipio delle Valli del Natisone come fanalino di coda sul fronte recupero delle immondizie.
E lo fa con cognizione di causa.
“Sentita anche la Net Spa, che peraltro svolge un ottimo servizio alla popolazione di Pulfero -
dice il sindaco
- emerge chiaramente come cifre e percentuali diffuse di recente dalla Provincia non corrispondano a verità”.
L’Osservatorio indica, per il 2011, un 14,68% di differenziata.
Dai dati in possesso del Comune, invece, emerge come, già nel 2008, la percentuale avesse superato i venti punti.
“Non c’è una differenza abissale ma è giusto dare informazioni corrette -
dice Domenis
- Non capisco in base a quali riferimenti sia stata stilata la classifica.
I problemi sono ben altri e vogliamo metterli in luce chiaramente”.
Il primo cittadino fa riferimento alla questione ecopiazzola.
“Ricordo che quella che fu al tempo la Comunità montana del Natisone cedette al Municipio di San Pietro un terreno con la specifica finalità di realizzare un’ecopiazzola per tutti i Comuni delle Valli del Natisone.
Allora il Comune di San Pietro, per costruirla, chiese e ottenne un contributo dalla Provincia, fondi che però non risultarono sufficienti e si chiese ai Municipi delle Valli di dare una mano finanziariamente per la buona riuscita del progetto.
Al tempo il Comune di Pulfero contribuì come richiesto, nell’ottica di un futuro uso condiviso del sito di raccolta”.
Ed è qui che sorge il problema.
“L’ecopiazzola che si trova a San Pietro è stata usata, ed è usata a oggi, solo dai cittadini di San Pietro.
Nell’incontro tenutosi nel marzo dello scorso anno coi sindaci e il commissario della Comunità montana ho fatto presente la questione chiedendo che la struttura venisse messa a disposizione di tutti i paesi delle Valli.
Temiamo conto, infatti, che, eccetto San Pietro, gli altri paesi non sono dotati, a ora, di un’ecopiazzola.
Il sindaco di San Pietro, Tiziano Manzini, si disse subito disponibile ma poi la questione è caduta nel dimenticatoio”.
La carenza di centri di raccolta nei paesi delle Valli affonda le radici della normativa introdotta circa tre anni.
“Con le nuove regole da rispettare -
ricorda Domenis
- molte piazzole furono chiuse, in diversi paesi, perché non rispondenti alle caratteristiche richieste”.
Tra questa anche quella di Pulfero e il Municipio, da allora, si vede costretto a organizzare periodicamente onerosi trasporti spot di ingombranti (circa mille euro cadauno) per consentire ai cittadini di smaltire i loro rifiuti voluminosi, evitando getti dannosi in rii e boschi.
“La popolazione, che ringrazio sentitamente, ha dimostrato un grande livello di civiltà ma non si può aspettare in eterno: è necessario che, come inizialmente stabilito, l’eco-piazzola di San Pietro venga messa a disposizione di tutti i paesi delle Valli. E che, nell’attesa del disbrigo delle pratiche burocratiche, i Comuni vengano autorizzati in via provvisoria a usare i loro siti locali.
È inverosimile pensare che ogni Municipio, con le ristrettezze economiche del periodo, spenda tra i 200 e 300mila euro per costruire un centro raccolta nuovo e a norma.
È necessario che la Comunità montana e il suo amministratore temporaneo, Giuseppe Sibau, si attivino al più presto in questo senso.
La questione, di igiene e di primaria importanza, avrebbe dovuto essere già stata affrontata.
Si scopre, invece, che, invece di lavorare sul tema dell’immondizia, la stessa Comunità montana ha pensato bene di realizzare un piano sull’inquinamento acustico.
E parliamo di località dove di rumore non c’è n’è proprio”.
La popolazione del Municipio di Pulfero è seguita dalla Net Spa sul fronte rifiuti; la società, di recente, ha provveduto alla dislocazione di campane per vetro, carta, alluminio e plastica nelle varie frazioni del paese.
“Solo con un’azione incisiva, veloce e intelligente potremo aumentare la percentuale di differenzia, non solo a Pulfero ma non tutti i comuni delle Valli.
La gente deve essere messa in condizione di poter separare l’immondizia e non essere tentata di gettare gli ingombranti in fiumi e boschi”.
Paola Treppo