Il caso della Slavia friulana
L'importanza della lingua materna per l'Unesco
Continua a crescere tra i cittadini della Slavia friulana la consapevolezza dell’importanza di un ben preciso senso di identità per la progettazione e concretizzazione di un processo di rinascita sociale ed economica di una Comunità - quella della Slavia - da una parte trascurata dalle Istituzioni della Repubblica italiana e dall’altra oggetto di un ben preciso disegno nazionale sloveno.
E’ quanto è emerso dall’incontro organizzato a San Pietro al Natisone dall’ Istituto Slavia sul tema “Lingua materna e scuola nella Slavia: una scommessa per una rinnovata identità”.
Il dibattito che è seguito agli interventi di Ferruccio Clavora, Simone Clinaz, Nino Specogna, Nadia Cucovaz, Franca Qualizza, Michela Gus e Marino Droli ha, incontestabilmente confermato la necessità e l’urgenza di riaprire un’ampia e documentata riflessione sul delicato rapporto tra identità personale e comunitaria, insegnamento della lingua riconosciuta propria dal territorio ed armoniosa crescita delle giovani generazioni; argomento troppo rapidamente e con colpevole superficialità considerato risolto con l’applicazione, in provincia di Udine ed in particolare nelle Valli del Natisone, della legislazione in materia di tutela della minoranza nazionale slovena in Italia.
La 12° edizione della “Giornata internazionale della lingua materna”, proclamata dall’Unesco, ha consentito, grazie a questa iniziativa dell’Istituto Slavia Viva, di mettere in evidenza - anche con l’illustrazione di alcune felici sperimentazioni già in atto - l’importanza del ruolo della Scuola del territorio per un recupero dell’autentica identità della comunità delle Valli del Natisone minacciata da impropri interventi esogeni.
Essenziali strumenti per questo irrinunciabile recupero saranno il “Vocabolario italiano-nedisko” e la “Grammatika Nediska” del prof. Nino Specogna di prossima pubblicazione grazie al contributo della Comunità Montana Torre, Natisone, Collio, della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Fondazione CRUP, su iniziativa congiunta delle Amministrazioni comunali di San Pietro al Natisone, San Leonardo, Savogna, Stregna e Torreano.