Domani sera, giovedì 23 febbraio, alle 19.30

Allocco
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Un incontro sul Sito di interesse comunitario del Monte Mia e Forra del Pradolino, aree transfrontaliere ricchissime sotto il profilo ambientale, naturale e storico il sindaco Domenis:
“sì alla tutela ma il vincolo non diventi un blocco per lo sviluppo sostenibile delle aree”
Scoprire un’area del territorio friulano di grande bellezza, ai confini con la Slovenia. E capire come gestirla al meglio per lo sviluppo locale, insieme.
È l’obiettivo dell’incontro promosso per domani sera, giovedì 23 febbraio, dai tecnici della Direzione centrale della risorse rurali, agroalimentari e forestali, servizio caccia, risorse ittiche e biodiversità della Regione.
L’appuntamento, cui tutti sono invitati, è per le 19.30, nella sala consigliare del Comune.

Al centro dell’incontro, che prevede un dibattito, la possibilità di fare domande e ottenere chiarimenti, c’è il “Sic”, ovvero il “Sito di interesse comunitario” della Forra del Pradolino e del Monte Mia, porzioni del territorio di Pulfero tutelate per le loro caratteristiche ambientali e naturali uniche.

“La Forra del Pradolino, in cui ricade pure una parte del fiume Natisone, e il Monte Mia -
spiega il sindaco Piergiorgio Domenis -,
rientrando nel “Sic” sono sottoposti a vincoli precisi.
Questo significa che, ogni qualvolta il Municipio intende promuovere degli interventi, dalla reazione di una strada all’edificazione di un edificio, ad esempio, deve passare attraverso i complessi iter di Vas o Via.
I progetti, cioè devono essere sottoposti a speciali valutazione di impatto ambientale”.
Per il primo cittadino di Pulfero è sì importante tutelare e proteggere queste aree ma anche, al contempo, riuscire a valorizzarle per un armonico e quanto mai necessario sviluppo economico e turistico.

“Penso, ad esempio, al progetto comunale in itinere per la creazione di una pista ciclabile sotto il Monte Mia: le autorizzazioni devono essere rilasciate senza attendere tempi biblici.
È importante, inoltre, che venga data priorità ai piani di sviluppo rurale: la tutela non deve diventare un limite alla promozione e al miglioramento della fruibilità sostenibile di queste aree.
Il Municipio, infine, non deve essere lasciato solo nell’affrontare concreti itinerari di sviluppo: servono collaborazione e supporti di altri enti, in primis la Regione.
Per il “Villaggio degli orsi”, poi, anch’esso ricadente in zona Sic, serve una continua collaborazione con l’Università di Udine”.

Per Domenis, infine, è necessario condividere fattivamente questi obiettivi con la Slovenia:
il Monte Mia, infatti, è per metà in territorio italiano (di proprietà quasi totale del Comune di Pulfero) e metà ricadente nella comprensorio d’oltre confine di Caporetto.

Quali le caratteristiche di questi due siti?
Forra del Pradolino è la vallata molto stretta tra il Monte Mia e il monte Uogu; è lunga circa 7 km e, in passato, rappresentava l’unica via di collegamento con le terre della ex-Jugoslavia.
Non a caso, nella parte slovena è ancora presente un antico ponte romano.

Il Monte Mia una flora molto particolare rispetto al resto del territorio; qui vivono l’orso e altre specie di ungulati.
Paola Treppo
In passato era utilizzato anche come pascolo mentre oggi è ricoperto da una macchia di faggio percorsa da due sentieri accessibili, tra cui il tratto tradizionale della mulattiera.

Il Sic si estende su 1.010 ettari.
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