Pietro Qualizza (Petar): l'amore per la collettività
La notizia ha lasciato tutti attoniti, perché tante volte diceva di avere sette vite come un gatto ed era per i giovani una roccia, una figura di riferimento.
Ci ha lasciato in silenzio, come in silenzio senza lamentarsi, ma con un coraggio e decisione incomiabile affrontava le difficoltà dell'esistenza e quelle della sua comunità che tanto amava e per cui ha speso la sua vita.
Pietro Qualizza, nato a Cravero, presidente del circolo culturale “Il Castagno”, associazione culturale che conserva numerose testimonianze filmiche e fotografiche sulle Valli e sulla sua gente, è stato anche fondatore dei cori Tre Valli-Tri doline e Slavija, realtà in cui ha trasfuso la sua passione per il canto e per la tradizione. Con il suo poliedrico impegno ha impresso con la forte volontà che lo caratterizzava un'impronta decisiva anche per la continuazione di tradizioni locali quali la Devetica per Natale, le processioni di san Barnaba, san Marco e altre, nonché per la prosecuzione della festa del suo borgo natio, lo Star Senjan.
Pietro Qualizza aveva un'idea molto precisa sullo status delle Valli del Natisone, realtà peculiare nel panorama friulano: si battè strenuamente, anche controcorrente, per l'indipendenza della Slavija italiana. Questa idea era supportata poi dall'esistenza, si dice, di un ampio vocabolario nediško che aveva raccolto durante la sua vita.
Non da ultimo va riconosciuto il suo impegno volto alla difesa degli ospedali più piccoli, in particolare quello di Cividale, infatti da molto tempo era presidente dell'Associazione regionale sanità.
La comunità perde un'importante personalità, seppur alle volte troppo testarda ed isolata, che combatteva per la sopravvivenza della realtà natisoniana, ma il suo ricordo vivrà sicuramente per gli anni avvenire.
Zbuogan Petar, mol za našo nediško družbo an za naše družine sada ki si blizu studenca venčnega jubezna.
Simone Clinaz