Richiesta di modifica della disciplina della tassa sui rifiuti (TARI)

L’on. Novelli Roberto, di Forza Italia, presenta un’interrogazione al Ministro delle Finanze relativa ad una modifica della disciplina della tassa sui rifiuti (TARI) nei Comuni montani.
L’on. Novelli Roberto, di Forza Italia, presenta un’interrogazione al Ministro delle Finanze relativa ad una modifica della disciplina della tassa sui rifiuti (TARI) nei Comuni montani. Concedere ai Comuni montani che registrano un significativo calo della popolazione, la possibilità di compartecipare alla copertura di una quota della TARI per non penalizzare ulteriormente chi decide di restare ad abitare in questi luoghi.
A chiederlo - su segnalazione del vicesindaco del Comune di Pulfero, Mirko Clavora - è il deputato di Forza Italia Roberto Novelli, firmatario di un’interrogazione in merito al Ministro delle Finanze.

“I piccoli paesi, specialmente se montani, si stanno progressivamente spopolando. Un abbandono che rischia di lasciare senza cura intere zone del territorio nazionale. Chi è rimasto in queste piccole ma importanti realtà, anziché essere premiato viene penalizzato. Si pensi, per esempio alla tassa sui rifiuti, che deve garantire la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta e smaltimento”, spiega Novelli.

“In effetti” - illustra Mirko Clavora,, all’origine dell’iniziativa fatta propria dal parlamentare cividalese – “nei Comuni montani registriamo un’accelerazione dello spopolamento che comporta, tra altri inconvenienti, un aumento della TARI poiché i costi fissi della stessa vanno divisi tra un numero sempre minore di utenti. Il costo di questo servizio, in base alla disciplina vigente, è a carico degli utenti al 100%.
La proposta, pensata in favore dei Comuni montani, già penalizzati per la scarsità dei servizi e l’assenza di regimi di fiscalità di vantaggio” - prosegue Clavora - “consiste nel consentire alle Amministrazioni locali di compartecipare con propri fondi di bilancio alla copertura dei costi del servizio, in modo da ridurre l’ammontare della spesa a carico dei cittadini.
Questa potrebbe rappresentare una prima rapida misura, dalla quale partire per elaborare in seguito un più vasto e organico intervento di rilancio della montagna. Questa potrebbe rappresentare una prima rapida misura, dalla quale partire per elaborare in seguito un più vasto e organico intervento di rilancio della montagna del nostro Paese.””

“Il Friuli Venezia Giulia” - specifica Novelli – “conta 84 comuni montani, di cui 48 con popolazione inferiore ai mille abitanti. Dall’ultimo censimento, si rileva che ben 26 di questi Comuni hanno registrato un calo della popolazione superiore al 10 per cento: dal 32 per cento di Drenchia al 10,3 di Dolegna del Collio, passando da Savogna, Dogna, Grimacco, Rigolato, tutti oltre il 20 per cento di calo.
Una tendenza confermata anche nell’ultimo quinquennio 2015-2019 con Drenchia che ha perso un ulteriore 22 per cento, Savogna il 23 e Stregna il 17, concentrando l’attenzione sulle Valli del Natisone. Numeri impietosi, che impongono interventi rapidi ed efficaci per invertire la tendenza e per evitare la paradossale penalizzazione di chi ha deciso di rimanere a vivere in queste piccole realtà. La compartecipazione alla TARI sarebbe un piccolo ma significativo segnale di attenzione”, conclude Roberto Novelli.

“Questa potrebbe rappresentare una prima rapida misura, dalla quale partire per elaborare in seguito un più vasto e organico intervento di rilancio della montagna del nostro Paese.” Aggiunge Mirko Clavora.


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