Silvana Buttera, appassionata di scultura

Attrezzi con maschera
Attrezzi con maschera
In occasione della mostra delle maschere di Silvana Buttera nella Beneška Galeriha di San Pietro al Natisone, riprendiamo un'intervista fatta all'artista nell'imminenza del suo viaggio in Canadà.
Attrezzi di lavoro
Attrezzi di lavoro

Artista appassionata

La signora Silvana di Vodnjak (Rodda alta) è un'appassionata dilettante di scultura ligne.
Appassionata in particolare di maschere di carnevale e più precisamente di maschere dello zluodi (diavolo) di Rodda, ma anche di soggetti religiosi particolarmenti intensi dal punto di vista affettivo, che lei ricava con grande fantasia da materiali dei nostri boschi rinvenuti per caso.

Prima della sua partenza, l'anno scorso, molto gentilmente ci ha concesso una breve intervista, accondiscendendo di soddisfare qualche nostra curiosità.
Riportiamo questa intervista in occasione dell'apertura della sua mostra alla Beneška Galerija di San Pietro al Natisone e pubblichiamo le immagini di altre sue belle maschere che l'hanno scorso non abbiamo potuto riprendere proprio perchè partite per il Canada.

- Come le è venuta la passione della scultura lignea?

- L'avevo da sempre, fin da piccola!
A nove anni ho fatto una carriola, una vera carriola con tanto di ruota e usabile per davvero.
Facevo anche i kruici, i manici delle falci, anche rastrelli. Bastava che avessi chiodi e martello e mi mettevo a lavorare.
Avevo voglia già allora di lavorare il legno, ma non avevo le attrezzature necessarie.

Da giovane ho iniziato a lavorare in fabbrica a Manzano.
Poi mi sono sposata, siamo andati in Svizzera, ma siamo tornati a Rodda e abbiamo costruito la casa.
Con noi c'era mia suocera e e mia mamma e io avevo poco tempo. -

- Quando ha iniziato a scolpire il legno. -

- Prima mia suocera e poi mia mamma sono morte.
Io ero più libera e così nell'89 ho incominciato a lavorare.
Ho visto in fabbrica che buttavano via le punte dei trapani, anche quelle larghe.
Ho detto al capo:
- Le butti via? -
- Sì; perchè? -
- Quasi, quasi vorrei fare uno scalpellino. -
- A cosa ti serve? -
- Ma, così... -
- Prendi, prendi, vai all'affilatoio e affilali come ti va bene. -

E così mi sono costruita da sola anche gli scalpelli.


Quest'anno a Tarcento, in occasione del Pignarul, ho partecipato ad un concorso di scultura e ho usato proprio quei tre scalpelli.
Tutti avevano bei scalpelli, motoseghe, robe varie; io son arrivata là con questi tre scalpelli e quello che dovevo fare l'ho fatto ugualmente.

In seguito con uno scalpello qua, con uno scalpello là, ho arricchito il mio strumentario.
Mio fratello dal Canadà, quando ha saputo che facevo questi lavori, mi ha mandato dei buoni scalpelli.
Anche mia figlia ha comprato in ferramenta una serie di scalpelli; non roba buona naturalmente, però ho scelto quattro che funzionano perfettamente. -

- Le ha insegnato qualcuno a scolpire? -

- No, no, proprio nessuno. -
- E come stagiona il legno? -
- Io lo prendo, gli tiro via la scorza... -
- Che tipo di legno? -
- Tiglio, frassino...; gli dò una cucinata..., lo metto a cucinare un quattro, cinque ore e poi lo lascio un sei mesi ad asciugare all'ombra. Così il legno non lavora più. -

- I nostri vecchi usavano per l'intaglio molto la betulla. -

- E' buonissima perchè non si spacca facilmente, però è pesantina.
Difatti la base della Madonna l'ho fatta in brieza. Sono andata a passeggiare e ho visto un bel tronco di brieza, con la base larga. Ho detto a mio marito:
"Ale, vieni, prendi la motosega..."
Io faccio sempre solo quello che penso, quello che mi piace non quello che la gente mi chiede.

Un giorno ho trovato una radice.
Avrei voluto fare un presepe, però non era adatta.
L'ho presa, l'ho pulita dalla terra, l'ho lavata, l'ho cotta, poi tutta questa estate si è asciugata.
In ottobre l'ho presa in mano, l'ho guardata e ho visto il pescatore in mezzo a tanti pesciolini.
Posebni ribar - il marito di Silvana
Posebni ribar - il marito di Silvana
Sognavo di fare un bel pesce, perchè mi piace pescare.
Da ogni radice ho tirato fuori un pesciolino.
Al pescatore ho fatto il braccio con la canna da pesca, gli ho messo l'amo e anche il filo.
Ho fatto dieci pesci attorno a lui.
Uno gli morde perfino il naso.
Il pescatore ha la sua testa, i suoi baffi e sulla testa come berretto ha una trota. -

- Quando ritorna faremo una bella foto! -

- Se torna! -
- Probabilmente qualcuno la comprerà. - - No, non posso vendere.
Mi hanno schedato tutti i pezzi che ho mandato.
Per vendere dovrei pagare le tasse. -

- E l'idea delle maschere come l'è venuta? -

Mio marito fino a poco tempo fa faceva sempre il diavolo al carnevale.
Ho fatto io la maschera del diavolo che usano quei di Rodda, solo che quest'anno l'ho mandata in Canada e così usano un'altra.
Tredici maschere ho mandato là con la Madonna, il trofeo di pesca e un Cristo in croce.
La Madonna la volevano mettere nella cappella.
"Io ve la regalo, se la mettete - gli ho detto".

Don Pierino mi ha incontrato a Pulfero e mi ha detto:
- La tua Madonna è molto triste; non va bene per la cappella. -
- Non è che la devono mettere -
- Saresti disposta a darmela per portarla a Sauris a farle abbellire il volto? -
- Ma come si permette di dirmi questo?
Lei avrà una madre.
Secondo lei la madre è sorridente a veder perdere il proprio figlio? -
La Madonnina
La Madonnina
Sulle mie opere non ci deve mettere la mano nessuno!
Presepe
Presepe
Un museo trentino mi tormentava per avere una maschera del diavolo, perchè dicevano che non avevano nessuna nostra maschera tradizionale.
Anche un'altra mi hanno portato via sempre in trentino. -

Poi ci fa vedere una piccola maschera di diavolo, davvero molto bella, che la seguirà in Canada.
Lo zluodi
Lo zluodi
Perchè non si spacchi le ha infilato di traverso dei chiodi di legno con tanta perizia che neppure osservando ci si accorge.
L'ultima maschera di diavolo, quella fatta a Tarcento, non la seguira in Canada perchè troppo pesante, non tanto perchè è abbastanza grande ma perchè è fatta in rovere.
"Gli scalpelli sprizzavano scintille quando la intagliavo!" -
ci dice.
Non a torto, è orgogliosa del suo lavoro.
Ci proponiamo di ritornare a fotografare tutte le sue opere, prima che si sparpaglino per il mondo.
Maschera con grandi baffi
Maschera con grandi baffi
La cultura nelle Valli non morirà finchè esisteranno persone come la signora Silvana!
Nino Specogna
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