Mezzana - Mečana
Mezzana e San Canziano da Spignon
Ingresso al paese
Le persone anziane quando sentono pronunciare il nome di Mezzana pensano immediatamente a quel giorno, il 26 febbraio 1945, quando il paese fu incendiato dai cosacchi.
A ricordo di Mezzana distrutta dal barbaro invasore il 26.02.1945
Solo dopo la guerra fu ricostruito.
Ma ricordano anche la bella festa a San Canziano, famosa, frequentatissima, molto festaiola.
Forse troppo, perchè proprio a causa della "troppa allegria" venne sospesa la festa religiosa.
Scorcio
Altitudine 463 m
Denominazione locale degli abitanti: Mečanci
Abitanti 14 (a. 1997) (nel 1961 erano 35)
Famiglie 11
Case 12
Cognomi
Birtig, Golles, Cernoia, Culvan e Brocchiana
Soprannomi di casa
Strinini ( Zidariči), Matijovi (Kulvani), Koncovi (Rodeži), Minčni (Žnidriči), Ančini (Tinovi), Toncinovi (Uarbani), Petronovi, Marinčini.
Le informazioni sono tratte da "I diplomati della Slavia" di Riccardo Ruttar e da Atlante toponomastico del Comune di San Pietro al Natisone
Vecchio edificio in pietra a vista
La derivazione del nome Mečana (Mezzana) è latina: significa paese che sta a mezza costa della montagna. Come effettivamente è.
Mezzana è posta a un'altitudine di 463 m. su un pianoro proprio sotto il Svet Koijan (San Canziano), in posizione molto luminosa verso sud-ovest, dominante la Valle di S. Pietro e il versante orografico destro del Natisone. Il paese sta proprio dirimpetto ad Antro e alla sua grotta.
Panorama sulla Valle
A Mezzana si sale lasciando la statale n° 54 a Ponteacco. La strada è tortuosa, ma, tutto sommato, comoda e tranquilla.
Dopo Mezzana il versante del Svet Kocijan si fa molto ripido. Vi si può salire comunque prendendo la comoda strada interpoderale che sale fino alla sella per proseguire tra boschi secolari fino a Rodda Alta.
Poco oltre la sella si può prendere anche il sentiero che conduce alla chiesa di S. Ulderico (Svet Uarh) per continuare attraverso Bukuje, il passo Hlevišče, le malghe alte di Mersino, fino alla cima del Matajur.
Mezzana fu incendiata il 26 febbraio 1945 dai cosacchi per la presenza di partigiani. Il paese fu ricostruito, almeno in parte, dopo la guerra più bello di prima. Resti dell'incendio fi potevano osservare fino a poco tempo fa.
Per un certo periodo Mezzana era diventata famosa per la pastasciutta e per il friko. Purtroppo l'esercizio venne chiuso.
Davvero peccato, perchè è vero che la pastasciutta era buona, ma era condita anche da quel posto così bello e così suggestivo che è Mezzana. La gente ci andava anche per questo.
E, ai vecchi tempi, ancora più suggestiva era la festa di S. Canziano.
Era una delle feste delle Valli del Natisone con la F maiuscola, come quella di San Donato a Tarcetta e Lasiz.
Si pensava cioè allo spirito, ma anche e, forse, soprattutto al corpo.
Botti di vino, kolači, e poi suon di fisarmonica e balli, per la disperazione dei poveri parroci, i quali, chi sa perchè, si ostinavano a vedere nel ballo il diavolo stesso.
In seguito a screzi col cappellano di Vernassino la chiesetta venne, per vendetta, profanata e, come conseguenza, interdette le sacre funzioni dall'autorità ecclesistica.
Per questo la chiesetta decadde, venne abbandonata, cominciò a crollare, ancora qualche decennio e non si troverà più nemmeno il posto dove venne costruita.
Che peccato!
Mezzana è anche il paese di Anton Birtig Mečanac, che ha divertito generazioni di gente con la sua fisarmonica.
Nino Specogna
Preparazione della pagina Nino Specogna