Quando un'opera serve da sfida
Quando queste funi a sbalzo sono state impiantate, nessuno immaginava che sarebbero state anche utilizzate per dimostrare una certa bravura.
Era coraggio, temerarietà o solamente una stupidaggine.
Per buttarsi cosi nel vuoto, appeso ad un cavo, senza nessuna sicurezza, un po’ di follia c’era.
Un minimo di calcolo l’hanno previsto, prendendo con loro un paio di freni a mano fatti semplicemente di pezzi di rami in forma giusta per frenare la carrucola, per paura e necessità.
In un dislivello cosi importante, la velocità era micidiale; per capirne l’emozione, bisognava provare e confrontarsi con essa; tutto era li.
Per fortuna, non c’è stato nessun incidente grave; è capitato qualche volta che uno si fosse fermato nella parte bassa; per la paura, ha frenato troppo presto; cosi bisognava andare a riprenderlo.
Questa prodezza si è persa nel tempo come tante altre.
Guerrino Cencig