Sverinaz e il suo territorio
Il toponimo deriva dal termine sloveno “zverina” che indica un animale selvatico o una bestia feroce
Il toponimo Sverinaz / Zverìnac deriva, con la formante dialettale ― ac / az (―ec / ez nella forma letteraria), dal sostantivo sloveno zverina che sta ad indicare un animale selvatico o una bestia feroce.
Da notare che con la denominazione Sverinaz / Zverinac viene chiamato tuttora non solo il paese ma anche il circostante, vasto territorio che, per la sua collocazione geografica marginale, è stato anticamente un rifugio per animali selvatici, una località ricca di selvaggina, una specie di «riserva di caccia» per usare un termine moderno.
Questa spiegazione del toponimo è avvalorata anche dalla lingua ceca e dalla lingua russa.
Zverinac, in ceco e in russo, sta ad indicare il «serraglio di animali feroci» o il giardino zoologico (zverinjak in sloveno).
Ed è interessante far notare che in Russia, nei pressi della città di Novgorod, esiste una località chiamata Zverinac, destinata anticamente a riserva di caccia per i principi del luogo.
La denominazione Sverinaz / Zverinac serviva ad indicare originariamente una vasta area geografica ed è sorta probabilmente prima che si formasse il paese omonimo, costruito na Zverince.
Lo deduco anche da alcune annotazioni che compaiono sui libri parrocchiali di S. Leonardo e che confermano questa mia ipotesi.
Nel 1600 qualche parroco di S. Leonardo riteneva infatti che le frazioni di Arbida e di Slapovik fossero collocate sul territorio di Sverinaz / Zverinac (1).
E’ significativo constatare inoltre che tutto il territorio compreso tra Sverinaz e Slapovik veniva un tempo chiamato Bitgna / Bitnja (altre forme: Bitinia, Bittina, Bitigna, Witina, Bidgna) (2).
Ritengo che questo toponimo collettivo sia strettamente imparentato coi numerosi toponimi del tipo Bitnje disseminati soprattutto nella parte occidentale del territorio sloveno (valle del Vipacco, Carso sloveno, zone di Kranj e di Bohinj nella Gorenjska).
Questa voce era probabilmente viva nel dialetto sloveno del Natisone almeno fino alla metà del 1700, altrimenti il parroco di S. Pietro al Natisone non avrebbe annotato sui libri parrocchiali la località di Hlieve / Costaperaria presso Vernasso con questo nome (3).
Ho la netta sensazione che questo toponimo sia collegato con la pastorizia e le «planine»
NOTE
(1)
1703 Iuanina uxor Johannis Buccauaz de Sue rinz sive Rubida,
1728 Matthias filius Blasi] Buccauaz et eius uxoris Marinae de Slapouig dicti Arbidgnac sive de Suerinaz ex communitate Grimaci (Libri dei battesimi di S. Leonardo),
1730 Vrbanus filius Blasij Buccauaz dicti Arbidgnac de Siapouigh sive Suerinaz (Libri dei morti di S. Leonardo).
(2)
Ciò risulta evidente dalle seguenti annotazioni tratte dai Libri dei battesimi di S. Leonardo.
1678 Ursula uxor Antonij Cuorat de Bitinia plebis Volzana,
1680 Ursula uxor Antonij Cuoret de Drenchia in loco dicto Peterneu
1683 filius Andreae Sgainer de Bittina communis Grimaci, 1690 filius Andreae Sgainer de Slapovic
1639 Iacob Buchauaz de Suerinaz,
1675 Jacobus Bucauaz de Bitigna
16 Melichar Bucauaz de villa Suerinaz,
1655 Valentinus filius legitimus Melicharis Bucauaz de Bitinia.
(3)
Die 19 maji 1749 Jacobus filius qm. Johannis Costaperaria de Bitnga ex communitate Vernassi (Libri dei matrimoni di S. Pietro),
27 decembris 1748 Johannes Costaperaria de Bitgna ex communitate Vernassi (Libri dei morti di S. Pietro).
Bucovaz il cognome più diffuso
Il cognome tipico di Sverinaz, qui documentato dai primi decenni del 1500, è Bùcovaz / Bukovac (Bùcovez / Bùkovec nella forma originaria) (1).
Questo cognome poteva sorgere soltanto su un territorio ricoperto da boschi di faggi.
In origine stava infatti ad indicare una persona che aveva l’abitazione nei pressi o in un bosco di faggi.
Nel 1600 era presente a Sverinaz anche il
cognome Ciùch/Č(i)ùk che si è qui estinto all’inizio del 1700 (2).
Si tratta di un cognome derivato dallo zoonimo sloveno čuk (lat. strix noctua, it. gufo).
Il soprannome Čuk o Čiùk, diventato poi anche cognome, stava ad indicare in origine una persona piuttosto «addormentata e dall’intelligenza non troppo vivace»
(cfr. ESSJ, I, alla voce Čùk).
In. un secondo tempo sono comparsi in paese i cognomi Feletig (3), Trusnich (4), Sdraulig (5), Dreszach (6), Bernich (7) e Vogrig (8).
11 cognome Bucovaz era comunque sempre predominante.
Fino al 1800 si contavano in paese ben 15 famiglie con questo cognome e anche nel 1912, secondo i dati ufficiali dell’Amministrazione comunale di Grinìacco, la proporzione era pressocchè invariata (12 famiglie portavano il cognome Bucovaz, 4 il cognome Feletig, 3 il cognome Sdraulig, 2 il cognome Bergnach e 1 il cognome Dreszach) (9).
Il documento del 1912 riporta anche i nomi di casato di alcune famiglie:
Šuoštarji e Flipeži (famiglie Bergnach); Garmìčan (famiglia Dreszach); Fulipiči, Tarezini, Obrili, Plavči, Kovačinkini, Lurini, Kesani, Mizerti, Šimani, Lazerji (famiglie Bucovaz); Katarinčini, Marinčini, Pegini (famiglie Sdraulig); Jožulni (famiglia Feletig) (10).
NOTE
(1)
1539 Jurij Buchouetz ys Suerintza,
1550 Mathia filius q. Iuri Bukouelz (Registro della Confraternita di Castelmonte),
1602 Matia Bocouaz, Flòrian Bucouiz, Iuri Bocauaz (probabilmente di Sverinaz) // Missio //,
1629 filius Floriani Bucauaz de Suerinaz,
1639 Arnei Bucauazz de Sueriniz (Libri dei battesimi di S. Leonardo).
(2)
1632 filius Vrbani Zuhk de Suerinaz,
1634 filius Vrbani Giuk de Suerinaz, filius Caspari Chugk de Suerinaz,
1654 Gasparus Zhukh de Suerinaz,
1671 filius Caspari Ziuk de Suerinaz,
1673 flilius Vrbani Chuk de Suerinaz (Libri dei battesimi di S. Leonardo).
(3)
Felétig /Felétič è uno dei cognomi caratteristici di Topolò da dove è emigrato anche a fondovalle.
A Topolò è arrivato probabilmente dalla località di Livške Ravne presso Livek / Luico.
Alcuni lo fanno derivare dall’agionimo Felicianus.
(4)
Trusgnich, poi trasfonnatto in Trusgnach, è un cognome derivato, con la formante ―nik (poi ―njak), dal toponimo Trusgne / Tružnje in comune di Drenchia e in origine stava ad indicare una persona proveniente di là.
(5)
Sdraulig /Zdraulič è un cognome endemico di Seuza in comune di Grimacco.
Si tratta di un cognome patronimico derivato, con la formante ―ič, dal sostantivo sloveno «zdrav1je» (= salute).
Alla base del cognome c’è dunque un soprannome di tipo augurale (1637 Juri Sdraulia de Seuza ― Libri dei battesimi di S. Leonardo).
(6)
Drészach / Dréščak è un cognome, derivato con la formante ― ščak, dal toponimo Dreka / Drenchia e in origine stava ad indicare una persona originaria del territorio di Drenchia.
(7)
Bérnich (poi Bérgnach) è un cognome tipico di Cras di Drenchia e di Gnidovizza.
E’ derivato probabilinente dall’agionimo Bernardus (Bernardo).
(8) Vògrig / Vògrič è un cognome tipico del comune di Grimacco derivato, con la formante patroniniica
―ič, dall’etnico (V)òger (= l’ungherese). Coloro che portano questo cognome non sono di origine ungherese ma discendono da un «krarnar» o venditore ambulante della zona di Grimacco che andava in Ungheria a vendere i suoi quadri e le sue chincaglierie e al quale è stato dato il soprannome di Voger o Vògar.
Il cognome Vogrig è documentato sul territorio di Grimacco dal 1500 in poi.
(Cfr. il Registro di Castemonte).
(9)
Dal registro di tutte le famiglie del comune di Grimacco compilato dal segretario comunale Luigi Primosig e approvato dalla giunta comunale 1120 agosto 1912.
Il documento si trova nell’archivio del comune di Grimacco.
(10)
La maggior parte di questi nomi di casato (hišna imena) riflette nomi propri derivati da agionimi (Filippo, Teresa, Lorenzo, Simone, Caterina, Marino, Giuseppe), due derivano da nomi di mestiere (šuoštar ― calzolàio, kovač = fabbro), due indicano la provenienza geografica delle persone (Garmičan = proveniente da Grimacco, Làzer proveniente da Lase / Laze di Drenchia), gli altri invece derivano da soprannomi il cui significato non è sempre chiaro (Mizert, Kesan, Plavč, Pegin).
Il paese faceva parte della comunità di Costne
Sverinaz faceva parte un tempo della «comunità» di Costne che comprendeva diversi paesi e aveva come punto di riferimento la chiesetta di San Mattia costruita su un colle nei pressi di Costne.
Qui si svolgevano infatti le feste religiose e qui veniva eletto dai capifamiglia delle frazioni che formavano la «villa» di Costne il «decano» o «župan» che rappresentava la comunità presso la «Banka» di Merso superiore.
Che la frazione di Sverinaz facesse parte della «comunità» di Costne, lo si deduce anche dal fatto che fino a poco tempo fa le massaie di questo paese preparavano i dolci, soprattutto le gubane, nella festa di San Mania e dimostravano indirettamente la loro antica appartenenza a quella comunità (1).
Sembra che lo stesso discorso valga, anche per una parte della frazione di Clodig / Hlodič, quella situata al di là del torrente Coderiana (2).
Della «comunità» di Costne facevano parte, con tutta probabilità, gli abitanti dei seguenti paesi:
Costne, Lusa (abbandonata dagli abitanti attorno all’anno 1700), Podlach, Lombai, Peternel, Arbida, Slapovich, Rucchin, Sverinaz e parte del paese di Clodig.
Dedichiamoci ora alla toponomastica del territorio di Sverinaz che ci offre delle utili informazioni sulle caratteristiche del terreno, sulla vegetazione e sulle attività che un tempo venivano esercitate in loco (in particolare pastorizia e agricoltura).
I microtoponimi o luoghi di campagna sono nella
stragrande maggioranza di origine slovena e sono presenti su tutto il territorio abitato dagli sloveni.
Quelli tipici del luogo non sono infatti più di dieci (su una sessantina) e soltanto sei o sette derivano direttamente o indirettamente da basi lessicali romanze.
Molti di questi microtoponimi che andrò spiegando nelle prossime puntate sono stati raccolti recentemente da persone del luogo, altri sono stati da me
registrati alcuni anni fa mentre alcuni sono stati trascritti da un estratto mappale risalente alla fine del secolo scorso o agli inizi di questo secolo.
NOTE
(1)
Testimonianze raccolte da Giuseppe Floreancig ― Kokoc nativo di Costne.
(2)
Informazione di A. Clodig.
Sverinaz e il suo territorio
Toponomastica del territorio di Sverinaz
Arnjiuščak
(Ta par Arnjauščace).
Toponimo derivato, col la formante slovena ―ščak, dal sostantivo dialettale di probabile origine romanza «arnjada» (= filare di viti, vigna).
Baba
(Gor za Babo).
La voce slovena «baba» ha diversi significati.
Se è oronimo (nome di monte), allora sta ad indicare una punta rocciosa, un masso sporgente dal terreno, una cima di monte.
Nelle Alpi Giulie più di una cima viene chiamata Velika o Mala Baba e anche la cima del Matajur è conosciuta dagli abitanti della valle del Natisone come Baba.
Bàrca
(Dol na Bàrcah).
E’ la forma diminitiva plurale derivata dal
sostantivo sloveno «b(à)rdo» (- collina).
I toponimi e microtoponimi di questo tipo sono diffusi su tutto il territorio delle valli del Natisone e stanno ad indicare appunto dei piccoli rilievi del terreno o delle collinette.
Brùna
(Ta na Brùnah).
Presumo si tratti di un microtoponimo legato allo sfruttamento del bosco.
Il sostantivo plurale «brùne», derivato dalla voce slovena «bruna» (= tronco d’albero, ceppo, trave) potrebbe essere sinonimo di «klàdje» (= deposito o catasta di legname; cfr. ad esempio il microtoponimo Kladje sul Matajur).
Anche nei pressi di Mersino c’è il monte Bruna, che è uno dei contrafforti del Matajur.
Centìn
(anche sentìn).
Voce di origine friulana derivata dal sostantivo «sedìm»(= «fondo rustico, annesso alla casa, come cortile, orto, ecc», NP. pag. 1004).
Nei nostri paesi indica soprattutto il terreno che circonda la casa ma anche un terreno edificabile all’interno o nei pressi del paese.
Cìesta
(Za cìesto).
Terreno o località situata al di là di una strada carrozzabile (césta in sloveno).
Debejàk
(Gor pod Debejàkan>.
Microtoponimo sorto, con la formante ―jak, dall’aggettivo sloveno «dèbel» (= grosso).
Con questo nome (Debeljàk nello sloveno standard) veniva chiamato una persona grossa e grassa ma se compare nella toponomastica allora sta ad indicare una cima grossa, tozza e tondeggiante.
Dòbje
Mocrotoponimo derivato, con la formante colletiva ―je, dal dendronomo «dob» (= quercia) e in origine stava a indicare un bosco di quercie.
Doboviči
Microtoponimo derivante, con la formante ―ič, dall’aggettivo «dòbov» che ha alla base il dendronimo «dòb» (= quercia).
La località era caratterizzata dalla presenza degli alberi di quercia.
Dolina
Si tratta di un microtoponimo molto comune col quale viene indicata non solo una normale e classica valle (
Cfr. ad esempio la Velika dolina situata sotto la vetta del monte Matajur che è in realtà un breve avallamento del terreno e che di «grande» («velik» in sloveno) ha soltanto il nome.
Hìša
La voce slovena «hiša» (= casa) ha contribuito alla formazione di numerosi microtoponimi, ad esempio «Ta par hiš», “Pod hišo”, “Za hišo” (= presso, sotto, dietro la casa).
Hòst
Dalla voce slovena «hòst» (= bosco) è sorto il toponimo Hòstne / Còstne in comune di Grimacco.
Sinonimo di “host” è “gozd” dal quale sono sorti, nelle Valli del Natisone, due cognomi: Gòdnik (oggi Gosgnach) a Montemaggiore / Matajur e Podgòzdnik (oggi Podgosgnach) a Hlieve / Costaperaria presso Vernasso.
Gàborinca
Località ricca di piante di carpino.
La forma dialettale riflette la forma originale Gabornica, derivata, con la formante -ica, da una forma aggettivale locale gaboren.
Alla base del microtoponimo c’è il dendronimo gaber (= carpino).
Jàsne
(Go(r) na jàsnin).
Microtoponimo derivato dall’ aggettivo sloveno jasen (= chiaro, sereno).
In origine stava ad indicare una radura (luogo privo di alberi) in mezzo al bosco.
Jeklétove
Microtoponimo piuttosto oscuro.
Potrebbe essere derivato, con la formante -ove (-ovo nello sloveno letterario) dal nome proprio Jaklè o Jeklè (= Giacomo).
In questo caso stava a designare un tempo il terreno che apparteneva a un certo Jaklè.
Kalamònt
Si tratta di un microtoponimo piuttosto diffuso nelle valli del Natisone dove sta ad indicare di solito un passaggio o una «stretta» tra le case del paese ma anche un pendio di monte.
Kalamònt è voce di chiara origine romanza penetrata nel dialetto sloveno del Natisone da tempo.
Kašta
(Ta(n) za kašto).
Il terreno si trova dietro ad un rustico adibito a deposi
to di attrezzi da lavoro o utilizzato per la conservazione dei cereali (= kašta in sloveno).
Kazòn
(Ta(n) par kazòne).
Il terreno si trova presso una costruzione di tipo rustico usato per lo stoccaggio del fieno ma anche come stalla per gli animali all’alpeggio sulle «planine».
Si tratta di una voce derivata, con la formante accrescitiva -on, dal sostantivo italiano casa.
Karšančak
(Ta(n) par karšančake).
Il nome del terreno deriva probabilmente, con la formante - (š)čak, dall’aggettivo k(à)ršen.
Alla base del microtoponimo che sta ad indicare un terreno pietroso, c’è il sostantivo sloveno krš (= pietra, rupe).
Klanac
Strada o sentiero in pendio, di solito all’interno o nelle immediate vicinanze del paese.
--++++ Klenjé
(Go(r) par klenjé).
Microtoponimo sorto, con la formante collettiva -je, dal dendronimo klèn) (= acero campestre) e in origine stava a designare un bosco di aceri.
Kolovrat
I toponimi, i microtoponimi e soprattutto gli oronomi di questo tipo stanno a designare dei rilievi montani che hanno una forma circolare o semicircolare (anfiteatri).
Cfr. anche la voce slovena kolovrat (= filatoio).
Koderjàna
(Ta(n) za Koderjno).
Terreni situati al di là del torrente Koderjàna che scende a valle dalla zona dfel Kolouvratr del paese di Livške Ravne.
Korìto
(Ta(n) par korite).
Il terreno si trova dietro a una fontana o a un abbeveratoio per gli animali.
Kùotišče
Località dove un tempo si approntavano le carbonaie per la produzione del carbone vegetale.
Il toponimo testimonia dunque la presenza di carbonaie e di carbonari anche nella zona di Sverinaz.
Il microtoponimo è sorto, con la formante - išče, dal sostantivo di origine friulana kùota (= cuete in friulano, nel significato di cottura).
Kràsce
Il microtoponimo sta a designare un terreno caratterizzato dalla presenza in loco di rocce e pietrame ed è la forma diminutiva plurale del sostantivo sloveno kràs.
Kùk
(Go(r) na kùce).
Kùk è un oronimo molto diffuso su tutto il territorio sloveno e sta ad indicare un colle o un rilievo montano.
Làhni kàman
(Ta(n) par làhnin kàmane).
In questa località è probabilmente presente un tipo di pietra porosa e leggera che in sloveno letterario si chiama lehnjàk o lahnjàk.
Làšta
(Tan par lašti).
La località ha preso il nome da qualche lastrone dipietra presente in loco.
Alla base del microtoponimo c’è 1a voce romanza last(r)a dello stesso significato.
Làz
(Gu làzu).
Col termine sloveno làz si indica un prato o un campo ricavati dal dissodamento dei terreno o da un disboscamento.
Ledìna
Con questo nome viene indicato un terreno incolto, adibito di solito a pascolo.
Lòt
Lòt è voce di origine germanica penetrata in seguito nelle lingue romanze tra cui l’italiano e il friulano.
Nella microtoponomastica sta ad indicare un pezzo di terreno ricavato dalla «lotizzazione» o ripartizione dei terreni comunali avvenuta nel secolo scorso.
Màlin
(Ta(n) za mal-ne).
Terreno situato dietro o comunque nei pressi di
un mulino (mlin in sloveno letterario, màlin nel dialetto del Natisone).
Melina
(Za melino).
La località è posta dietro ad un terreno friabile caratterizzato da ghiaia, sabbia e pietrisco.
Il microtoponimo è sorto, con la formante -ma dal sostantivo sloveno mél (= sabbia o ghiaia fine).
Cfr. anche il toponimo Melina in comune di Stregna.
Miéu
(Do(l) na mìele).
Il microtoponimo è sorto dal sostantivo sloveno mél (= ghiaia fine o sabbia) mediante la dittongazione della e lunga accentata.
Cfr. anche il sostantivo melišče (= ghiaione) derivato da mél con la formante -išče.
Merišče
(Go(r) na Meriščah).
Con questo nome viene indicata un’ altura nei pressi di Sverinaz.
Si tratta di un oronimo (nome di monte) molto interessante poiché testimonia la presenza in loco di antiche costruzioni ridotte poi in rovina.
Merišče o mirišče è, infatti, sinonimo di ruderi o di vecchie rovine.
Il microtoponimo è derivato, con la formante -išče, dalla voce mir che è un antico prestito latino (murus = muro).
Non escludo che su questa altura ci siano stati anticamente dei recinti formati con muri a secco per delimitare il pascolo degli animali o delle costruzioni rustiche adibite per il ricovero di animali.
Non risulta invece che su questa altura ci sia stata qualche antica chiesetta o qualche altra costruzione di tipo militare, ad esempio una torre di guardia.
Per verificare queste supposizioni sarebbe opportuno fare un accurato sopraluogo del terreno sulla sommità del colle.
Njìvce
(Dol na njivcah).
Località caratterizzata dalla presenza di numerosi campicelli (njivice in sloveno letterario e njivce nei dialetto sloveno del Natisone è la forma diminutiva plurale derivata, con la formante -ica, dal sostantivo njiva = campo coltivato).
Cfr. Gniva / Njiva in val Resia e Gnivizza / Njivica in comune di Torreano.
Novìna
(Pod novino).
Il sostantivo sloveno novina sta ad indicare un terreno che da boschivo o prativo è stato trasformato in coltivo.
Novina è sinonimo. del friulano novàl.
Mlàka
(Gu mlàke).
Il nome della località deriva dal sostantivo sloveno mlaka (= acqua stagnante, pozzanghera, acquitrino).
Si tratta dunque di un terreno molle, caratterizzato dall’ acqua stagnante.
Oriehuje
Località ricca un tempo di piante di noce.
Il mocrotoponimo è derivato, infatti, con la formante collettiva -je, dall’aggettivo dialettale sloveno oriehu (oréhov nello sloveno letterario).
Alla base del nome c’è il dendronimo oreh (= noce).
Pecjé
(Dol na pecjéh).
Il microtoponimo è sorto, con la formante collettiva -je, dal sostantivo sloveno péč (péc nel dialetto della Rečanska dolina) e sta ad indicare una località caratterizzata da rupi, rocce e lastroni di pietra.
Cfr. anche la località chiamata V pečjéh che si trova al lato della strada che da Savogna conduce a Cepletischis.
Da non confondere la voce péč (= rupe, roccia, anche grotta) con la voce omofona péč (= forno).
Nel Tarvisiano c’è il monte Péč che gli italiani hanno tradotto maldestramente ed erroneamente in monte Forno e la località di Béla péč (it. Fusine in Valromana) tradotta correttamente dai tedeschi in Weissenfels (= rupe o roccia bianca), mentre tutti gli sciatori e gli escursionisti che frequentano la località di Sella Nevea conoscono il monte Bila péč (= roccia o rupe bianca).
Planina
Col termine planina si intende nelle valli del Natisone, ma anche in slovenia il pascolo montano che funzionava durante i mesi estivi.
Potòk
(Do par patòce).
Terreno situato presso un torrente (potòk in slov.).
Prapotna
Località ricca un tempo di piante di felce (= praprot in sloveno).
Il fitonimo praprot compare in numerosi toponimi, ad esempio Prapotne (Prepotto) e Prapotnizza (Praponca nella forma dialettale, in comune di Drenchia).
Prelàz
(Pod prelàzan).
Il sostantivo sloveno prelàz sta ad indicare un passo di monte ed è più o meno sinonimo di prehòd.
Il microtoponimo Pod prelazan sta dunque ad indicare un terreno posto sotto (pod) un passo di monte.
Rieka
(Du riece).
Si tratta di un terreno situato presso il torrente Rieka (= fiume in sloveno) che scende dalla zona di Drenchia e confluisce a Clodig nel torrente Coderjana.
Ròb
(Go(r) na robe).
Il sostantivo sloveno ròb ha diversi significati ma come microtoponimo (di solito oronimo) sta ad indicare il più delle volte un terreno accidentato, caratterizzato dalla presenza in loco di massi, rocce e pietre.
Slive
(V slivah).
Il terreno ha preso il nome dalla presenza in loco di numerosi alberi di prugne (= slive in sloveno).
SkaIa
(Go(r) na skali).
Il microtoponimo deriva dal sostantivo sloveno skala (= pietra, parete rocciosa).
In questa località è presente probabilmente qualche grosso lastrone di pietra.
Cfr. anche il toponimo Skale presso San Volfango in Comune di Drenchia.
Štarklišče
(Na Štarkliščah).
Si tratta di un microtoponimo, derivato con tutta probabilità, con la formante -išče, dal sostantivo sloveno štarkelj (= ceppo di una pianta tagliata) è in origine poteva indicare un terreno sul quale era stato appena operato un disboscamento.
Cfr.. anche il microtoponim Štarklišče nei pressi del paese di Cepletischis.
Stàrmac
Il microtoponimo è derivato, con la formante diminutiva -ac, dall’aggettivo sloveno st(à)rm (= ripido) e sta dunque ad indicare un terreno scosceso o un pendio piuttosto ripido.
Cfr. il toponimo Strmec tra Log pod Mangartom e il passo del Predil.
Strùga
(Gu strùge).
Microtoponimo derivato dal sostantivo sloveno struga (= letto di un torrente o di un fiume ma anche un lungo fossato naturale senz’acqua).
Studénca
(Na studéncah).
Si tratta di un microtoponimo molto comune soprattutto in ambito montano. In queste località sono infatti sempre presenti delle sorgenti d'acqua (= studénci in sloveno).
Štala
(Gor za štalo).
Si tratta di un terreno situato dietro (za) una stalla (štala nella forma dialettale slovena).
Il termine di origine tedesca štala sta da tempo prendendo il sopravvento sul termine sloveno hliev che è in disuso.
Quest’ultimo resiste ancora nei paesi montani ed è frequente nella toponomastica (Hlieve presso Vernasso) e nella microtoponomastica (Hlevišča tra Montemaggiore e Mersino, Hlievinca nei pressi di Tercimonte).
Škrùfce
(Du Škrufcah).
Microtoponimo di origine oscura del quale non tento di fare alcuna ipotesi.
Per spiegarne il significato sono necessarie ulteriori indagini condotte sul terreno.
Tìeja
(Gor na tìeji, dol pod tiejo).
Il microtoponimo Tieja o Téja è molto diffuso sul territorio delle valli del Natisone dove sta ad indicare soprattutto un bosco di castagni.
Per questo motivo dubito fortemente che derivi dal dendronimo latino tilia (friulano tej, italiano tiglio) anche se questa è di solito la derivazione proposta dagli studiosi.
Cfr. anche il toponimo Téja / San Pietro di Chiazzacco nella valle dello Judrio (comune di Prepotto).
Vàrt
(Ta(n) na vàrte).
Microtoponimo derivato dal sostantivo sloveno vrt (= orto).
Trìebez
Microtoponimo derivato dal verbo trebiti che anticamente significava «disboscare».
Ciò significa che anticamente su quel terreno è stato operato un disboscamento per ricavarne prati o terreni arativi.
Varšinca
Il microtoponimo ha alla base il sostantivo sloveno vrh (= cima di monte).
E’ sorto, infatti, con la formante -ica, dall’aggettivo v(à)ršen per indicare una altura o cima di monte.
Dalla forma originaria Vàršnica è sorta poi la forma dialettale Vàršinca.
Žan
(Tan par Žane).
La locahta ha preso probabilmente il nome da un certo Žan (Giovanni) che viveva neipressi.
Božo Zuanella
DOM