Furbastro mestatore
Cosa fa uno, quando si vede appioppare improvvisamente l'etichetta di “furbastro mestatore”?
E' successo a me.
“L'ho già detto e scritto che la lingua che io uso per il Nediški zvom al canale radio Rai in lingua slovena è la stessa che qualche furbastro mestatore vuole chiamare nediško.”
Son rimasto assolutamente indifferente. Non mi sono neppure sognato di farmi l'esame di coscienza per capire se l'etichetta quadrava.
Però il pensiero andò subito alla persona che quell'etichetta tentava di appiopparmi e ho provato un grande senso di pena, di commiserazione, di pietà.
Furbastro mestatore!
Per curiosità son andato sui vocabolari per cercare di capire di cosa quello spudorato mi accusava.
Furbastro:
“Chi cerca di fare il furbo alle spalle degli altri, spesso, però, senza raccoglierne i frutti, per il suo maldestro comportamento.” O anche: “Furbo maldestro, che si atteggia da furbo spesso dimostrando una certa goffaggine”.
Mestatore:
“Intrigante, imbroglione”.
Avrei dovuto preoccuparmi: ho provato ancora più pena.
E non starò certo a discolparmi di questa etichetta, che qualifica abbondantemente chi tenta di appiopparmela.
Voglio solo fare una precisazione:
io non ho mai sentito il Nediški zvom alla radio. Chi l'ha sentito più volte, però, mi assicura che la lingua slovena del Nediški zvom non è affatto “la stessa che qualche furbastro mestatore vuole chiamare Nediško.” Perchè la lingua slovena del Nediški zvom è una lingua slovena abbondantemente addomesticata slovenščina.
E allora chi è il furbastro mestatore?
nš