Il natisoniano
Deb bìu še znam Jur Hvalica, bi mogù zlo nam pomat zastopit de naš je zarìas praf izik, te narbùj parložan za nas.
Natisoniano - dialetto o lingua?
... accanto a lingue considerate ufficialmente come tali, figurano anche lingue locali (oltre al natisoniano, il friulano), che dalla maggior parte degli studiosi vengono ancora chiamate tradizionalmente "dialetti", il che porta per lo più alla conseguenza immediata di una loro supposta dipendenza da qualcuna delle lingue considerate ufficiali.
Questo tipo di classificazione linguistica aprioristica che non rende certo giustizia alla autonomia di ciascuna lingua (sia essa parlata in un'area relativamente poco estesa e da un numero esiguo di utenti, oppure sia usata su un territorio molto esteso e parlata da moltissime persone), è stato da me denunciato già nella mia tesi di laurea sui proverbi e detti natisoniani (discussa presso l'Università di Trieste, alla Facoltà di Lettere e Filosofia, nel febbraio del 1980).
Ancora concordo con quanto allora affermavo e ritengo utile riportare qui parte di quelle considerazioni: "Occorre precisare una volta per tutte che da un punto di vista strettamente linguistico si può tranquillamente sorvolare su qualsiasi distinzione tra "dialetto" e "lingua" e simili, in quanto linguisticamente dovrebbero essere chiamati tutti con uno stesso nome "lingua", pur se vi si possono riscontrare differenze a livello del bagaglio linguistico (in quanto una lingua può essere (...) quantitativamente più "ricca" di un'altra, in relazione ai vari fattori storici, geografici, sociali, economici, politici, ecc., che possono aver contribuito al suo sviluppo), o a livello della rispettiva diffusione spaziale (dovuta anch'essa a vari fattori, tra cui quelli sopra menzionati), la quale tra l'altro, come il sistema linguistico, varia nel tempo (tra i vari casi possibili, c'è anche l'evenienza che una lingua, attualmente relegata all'ambito "dialettale", possa essere stata in passato più diffusa di una data lingua attuale contrassegnata col vocabolo crismatico di "lingua", (e vale sempre anche l'inverso).
In altre parole ciò che fa sì che una "parlata" venga chiamata "lingua" ed un'altra "dialetto" è dovuto esclusivamente a fattori extralinguistici (storici, politici, sociali, economici, ecc.) e anche se taluni linguisti adducono a giustificare tale distinzione motivi interni al sistema linguistico (come una maggiore organizzazione ed articolazione del sistema fonetico-morfologico-lessicale-sintattico-semantico), tuttavia tale distinzione rimane comunque di carattere convenzionale".
Il Natisoniano / Nadiško
Nelle Valli del Natisone si parla, in molte "varianti", il natisoniano. Questa è una particolare lingua locale slava, o meglio un "complesso" di lingue locali slave, che, per evidenti affinità, fanno parte del nutrito gruppo di lingue locali che trovano riferimento nello sloveno standard, come nella lingua slava proporzionalmente più similare ad esse tra tutte le lingue slave standardizzate.
Il natisoniano ha subìto molteplici influssi nella sua lunga storia. Ora è così similare allo sloveno letterario e alle lingue locali slave più vicine ad esso, soprattutto per una plurisecolare vicinanza geografica e per una serie di influssi vari e continui.
Attualmente l'italiano standard è la lingua che fra tutte filtra con maggiore successo nel suo sistema, obbligandolo a ristrutturarsi continuamente con l'introduzione di neologismi e di veri e propri calchi fono-morfo-sintattico-semantici.
Per quanto riguarda i neologismi, questi sono perlopiù costituiti da prestiti dall'italiano, che, in un primo tempo, vengono adattati al sistema solo quanto basta per permettere ad essi una convivenza accettabile con la struttura linguistica del natisoniano.
Per fare qualche esempio, čingjàl (dall'it. "cinghiale") ha ormai sostituito il precedente "te d'ùje prasè", perdendo in tale processo solo la "e" finale ed allungando di conseguenza la vocale della sillaba che precede (la "a"), modificando cioè solo il minimo indispensabile per essere meglio integrato nel sistema del natisoniano; pero non ha perso ancora la originaria "g dura" nella pronuncia.
Tali processi di infiltrazione, adattamento e ristrutturazione di forestierismi nel natisoniano sono attualmente più che mai all'ordine del giorno.
Giorgio Qualizza da "Kàpja sònca"
Realizzazione della pagina Ruben Specogna