Lucanus cervus - cervo volante
Cervovolante fotografato a Ponteacco il 22.06.2001
I cervi volanti esistono ancora.
Questo è il tempo migliore per incontrarli e conoscerli. I maschi, infatti, muoiono agli inizi di luglio.
Ordine:
Coleotteri - Coleoptera
Famiglia:
Lucanidae
Lucanus cervus - cervo volante
Lo stesso sulla pianta di gelsomino
A fine giugno è possibile andare a caccia con successo del cervo volante (muniti naturalmente di macchina fotografica).
Si tratta di un insetto che fino a non molti anni fa era molto facile osservare verso il crepuscolo.
Oggi è molto più difficile incontrarlo.
Il dimorfismo sessuale del cervo volante è molto accentuato, come si può osservare dalle foto del maschio e della femmina.
Dimorfismo sessuale, maschio
Dimorfismo sessuale, femmina
Il maschio, che raggiunge la lunghezza di 75-80 mm comprese le mandibole, è il più grande coleottero europeo.
Questo insetto è noto proprio per il singolare sviluppo, esempio di ipermorfismo, delle mandibole dei maschi che somigliano a corna di cervo; da qui il nome.
Queste enormi mandibole non servono, tuttavia, per la prensione del cibo, bensì vengono utilizzate durante il periodo riproduttivo nei combattimenti tuttaltro che rituali, per accattivarsi i favori della femmina.
Appena toccato, allarga le mandibole in modo minaccioso
Questi coleotteri si nutrono della linfa zuccherina e in fermentazione che cola dalle querce ferite, sulle quali possono riunirsi numerosi esemplari insieme.
Le querce fino a non molti anni fa erano numerose nelle nostre Valli e soprattutto crescevano isolate nei luoghi più aridi e assolati. Oggi sono soffocate dal bosco incolto.
I cervi volanti sono attivi nelle ore crepuscolari e serali.
Al tramonto i maschi volano pesantemente, con il corpo in posizione quasi verticale, da un albero all'altro in cerca di una compagna.
La femmina più piccola e con mandibole meno sviluppate misura 30-40 mm.
Il ciclo di sviluppo dura almeno tre anni, ma frequentemente si protrae sino a cinque. Le larve, infatti, vivono rodendo il legno marcescente di vecchie ceppaie dal potere nutritivo molto scarso.
Le uova vengono deposte nei ceppi e nei tronchi delle vecchie querce e talvolta anche sugli olmi, sui faggi o su altri alberi.
Le larve sono munite di potenti mandibole con le quali triturano il legno, scavandovi lunghe gallerie.
Al termine dello sviluppo, allorché hanno raggiunto una lunghezza di circa 10 cm, si costruiscono una solida celletta ed entrano in ninfosi.
Osservando la ninfa può essere già appurato il sesso della futura immagine.
Gli adulti sono già pronti in autunno, tuttavia svernano per ricomparire nel mese di giugno dell'anno successivo.
I maschi muoiono agli inizi di luglio, una volta soddisfatto il loro compito di fecondazione; mentre le femmine sopravvivono sino ad agosto per la deposizione delle uova.
La specie è protetta in alcune nazioni.
Il cervo volante è diffuso in gran parte dell'Europa.
Ruben Specogna
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