I Picchi
I Picchi sembrano in forte aumento nelle nostre Valli, dopo un lungo periodo di notevole regresso iniziato nel primo dopoguerra.
I Picchi sono creature eccezionali.
Tutti gli uccelli sono simpatici.
Chi però ha avuto modo di venire a contatto con i Picchi, si è reso conto che il loro comportamento è unico: è un misto di innocenza, dolcezza, speranza, scaltrezza, generosità.
Un unico difetto: la diffidenza.
Questa sicuramente dovuta all'uomo, così invadente in tutto e dappertutto.
Specie presenti nelle Valli
I Picchi appartengono all'ordine dei Piciformi e alla famiglia dei Picidi.
A iniziare da quelli di taglia maggiore, sono presenti nelle nostre Valli i seguenti Picchi:
Picchio Nero
Picchio Verde
Picchio Dorsobianco
Picchio Rosso maggiore
Picchio Rosso mezzano
Picchio Rosso minore
Picchio Muratore
Non ricordo di aver incontrato il picchio Tridattilo e il picchio di Siria.
Abbastanza comune è, invece, il torcicollo, che è imparentato con i Picchi, ma ha piuttosto l'aspetto di un passeraceo.
Picchio Nero
Picchio Nero
Probabilmente pochi sono riusciti ad osservarlo, prima di tutto per il suo esiguo numero e poi soprattutto per il suo habitat.
Chi ama la natura, dovrebbe far di tutto per poterlo vedere, perchè è davvero uno spettacolo!
Il picchio nero ama le foreste, il bosco vecchio. Non si avvicina mai ai paesi o alle strade. Qua nelle Valli lo si può abbastanza facilmente osservare nella zona del monte Mija o comunque notare la sua presenza per le innumerevoli schegge legnose sotto gli alberi secchi, che attacca per scovare larve di coleotteri xilofagi (che mangiano il legno o scavano buche nel legno).
Ha un grande dinamismo; sembra giocare sempre con allegria e spavalderia.
Da qualche anno a questa parte almeno una coppia si è insediata nelle zone boschive tra Pegliano e Spignon, chiamate Piščìela - Dòbje.
C'è anche una motivazione valida per questo insediamento. In questa zona, infatti, stanno morendo molte piante pioniere che hanno colonizzato il bosco appena lasciato lo sfalcio dei prati, in particolare betulle e pioppi tremulo. Il picchio nero ama sgretolare i tronchi di betulla in cerca di larve di coleotteri xilofagi.
Ci si può accertare della presenza di questa coppia proprio grazie alla grande quantità di schegge che letteralmente lastricano il sottosuolo sotto betulle diseccate, oltre che naturalmente grazie alla sua osservazione diretta mentre i due picchi Neri lavorano col loro potente becco, al loro canto, ai loro richiami, al loro spettacolare volo.
Interessante è il richiamo del picchio nero, udibile anche da molto lontano: un melodioso "čljùuuuuk". Oppure un raschiante: "krri, krri, krri, krri". In volo invece un squillante "kuìk, kuìk, kuìk", simile a quello del picchio verde ma più lento.
Non è facile individuare i suoi nidi pur essendo dei fori ovali (caratteristici, diversi dai fori dei picchi rossi e del picchio verde che sono rotondi) piuttosto grandi, in quanto generalmente sono scavati nei tronchi in alto.
E' grosso come un corvo anche se assomiglia più a un airone, avendo il collo molto lungo, ritorto e robusto. Il manto è tutto nero uniforme con solo il vertice del capo color rosso carminio terminante in una piccola cresta; la femmina ha solo una macchia rossa sulla parte posteriore della testa.
E' lungo circa 45 cm con un'apertura alare superiore al mezzo metro.
Il suo cibo sono le larve di coleotteri e una grande quantità di formiche, oltre duemila a pasto.
E' sedentario. Una volta insediato in una zona non si sposta più per tutta la sua esistenza.
Nel 2004 ho notato la sua presenza ripetutamente nella zona di Rodda Alta e anche nella zona a sud-est di Mezzana.
Picchio Verde
Picchio Verde
Notevole è anche il picchio Verde, raggiungendo oltre 30 cm di lunghezza. Il nome è dato dal suo dorso quasi completamente verde oliva. La sommità del capo è rossa. Facilmente distinguibili i sessi: il maschio ha i mustacchi rossi, la femmina neri.
Ama avvicinarsi alle case, soprattutto a quelle isolate, per visitare gli orti. E' ghiottissimo di fragole, di noccioline quando non hanno ancora raggiunto la maturazione completa che va a rompere sempre allo stesso posto di solito nella ramificazione di un tronco d'albero.
E' facile notare la sua presenza soprattutto per il vistoso potente richiamo di allarme in volo: "kuìk, kuìk, kuìk".
Non è difficile nemmeno osservarlo da lontano, quando sta arrampicato a un albero in un atteggiamento guardingo molto caratteristico.
Picchio Dorsobianco
Picchio Dorsobianco
E semplice il raffronto col picchio Rosso maggiore, dal quale si discosta soprattutto per il groppone bianco puro, per l'assenza di spalline bianche sulle ali e per il vertice (la testa) scarlatto fino alla nuca.
Nella femmina è assente il vertice scarlatto.
E' frequente anche attorno alle case, negli orti.
E' sedentario, per cui è molto facile osservarlo d'inverno.
Lo si riconosce facilmente in volo, avendo il groppone bianco.
Picchio Rosso maggiore
Picchio Rosso maggiore
Poco più grande del picchio Rosso maggiore, raggiungendo circa 25 cm.
Il picchio Rosso maggiore raggiunge la lunghezza di circa 23 cm. La sua livrea è caratteristica con piumaggio bianco e nero. Lo si distingue facilmente dagli altri picchi rossi per la larga fascia nera che dai lati del collo sale fino alla nuca e anche per il vistoso sottocoda rosso carminio che contrasta col ventre bianco. Il maschio (non la femmina) ha una macchia rossa anche sulla nuca ma molto più limitata del picchio Dorsobianco.
E' facile notare la sua presenza per il caratteristico canto: "čìk, čìk, čìk".
Tambureggia molto frequentemente su sonori rami secchi.
Un picchio rosso maggiore dietro casa mia si è abituato a tambureggiare sul tubo di protezione della linea telefonica che va a interrarsi, emettendo un suono metallico molto caratteristico.
Questo è il terzo anno che sceglie quel tubo per tambureggiare.
Il picchio Rosso maggiore si nutre di insetti xilofagi, di semi di conifere, di noci e noccioline, di frutti, di bacche.
Viene facilmente a cibarsi nelle mangiatorie artificiali anche all'esterno delle abitazioni specialmente se foraggiate con girasole o noci.
Al momento dell'alimentazione dei piccoli ama prelevare grandi quantità di pane inzuppato nel latte.
Qua da noi, almeno nel fondo valle, il picchio Rosso maggiore è sedentario.
Picchio Rosso mezzano
Picchio Rosso mezzano
Il picchio nero è sicuramente il più spettacolare fra i picchi.
E' leggermente più piccolo del picchio Rosso maggiore, dal quale si risconosce facilmente in quanto non ha il sottocoda rosso, mentre ha la cresta tutta rossa.
Si avvicina più difficilmente alle case. Tuttavia d'inverno ama visitare anch'egli le mangiatoie artificiali se foraggiate con semi di girasole o noci.
Picchio Rosso minore
Picchio Rosso minore
E' facilmente riconoscibile per la grandezza molto ridotta (poco maggiore a quella di un Passero), per l'assenza di spalline bianche e anche per l'assenza del dorso bianco (ali e dorso sono uniformemente striate di nero e bianco) e per l'assenza del rosso carminio al sottocoda.
Non è facile osservarlo essendo piuttosto diffidente e poco frequente nelle vicinanze dei paesi.
Picchio Muratore
Picchio Muratore
E' un uccello corto e massiccio, coda breve, parti superiori grigio-bluastre e quelle inferiori color ocra.
Corre su e giù lungo i tronchi degli alberi in ogni senso, ma preferibilmente dall'alto verso il basso, essendosi specializzato a ricercare le larve sfuggite ad altri uccelli, che cercano sempre dal basso verso l'alto.
Durante la ricerca di solito non finisce di squittire con un fischio piuttosto acuto "tuìt, tuìt, tuìt", infischiandosi palesemente dell'eventuale presenza dell'uomo.
E' molto facile osservarlo e ancor più riconoscerlo.
E' piuttosto comune.
Se nella mangiatoia si mette del girasole si è assicurata la presenza del picchio muratore.
E' anche abbastanza facile farlo nidificare in una cassetta-nido. Si potrà osservare come cementerà bene col fango tutte le fenditure della cassetta e anche il foro d'ingresso e ci si renderà conto del suo nome.
E' un grande divoratore di noccioline, che preleva e incunea in un forellino del tronco o dietro una corteccia, lasciando per terra una infinità di noccioline svuotate.
Forse è opportuno spiegare il suo nome: "muratore".
E' dovuto al fatto che il picchio muratore riduce, mura cioè con l'argilla il foro d'entrata del suo nido, scavato nei tronchi, lasciando solo un passaggio grande quanto lui stesso.
Alcune curiosità
Tutti i Picchi sono voracissimi. Divorano una infinità di larve di Coleottero e migliaia di Formiche al giorno.
Per la ricerca dei coleotteri il Picchio martella i tronchi degli alberi all'incredibile velocità di 15-16 colpi al secondo.
Strabiliante il fatto che la sua testa, quando picchia, si sposta alla fantastica velocità di 2.090 chilometri orari, più del doppio della velocità di un proiettile.
L'arresto della testa tra un colpo e l'altro equivale a una sollecitazione mille volte superiore alla forza di gravità ed è oltre 250 volte più intensa della forza cui è soggetto un astronauta al decollo del missile.
Infine per ricercare il cibo il picchio fa fino a 12.000 colpi al giorno.
Solo un miracolo di coordinazione tra ossa del cranio, becco, cervello e muscoli del collo permette al picchio di sopportare queste fortissime sollecitazioni.
Questi ultimi dati sono tratti da "Selezione del Reader's Digest"
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Nino specogna
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