CRESPINO
E’ un arbusto che si presenta in estate con foglie mono-eptapennate, robuste, peduncolate corte, a margine dentato, con fiori gialli e profumati in grappoli penduli su ramoscelli corti e con frutti a bacca rossa.
Radice, corteccia, foglie, frutti
Principali costituenti:
in tutta la pianta la berberina, un alcaloide al quale si attribuisce un'azione colecinetica, cioè stimolante alcune funzioni epatiche e facilitante l’evacuazione della bile.
Nei frutti:
carotenoidi, acidi ossalici, vitamina C, zuccheri e pectina.
Proprietà
Il crespino è un tonico, uno stomachico e colagogo, un tonico venoso e diuretico.
Indicazioni
E’ utile nelle dispepsie con inappetenza, nelle mestruazioni altiche, nelle dilatazioni venose (emorroidi, varici) nelle coliche epatiche, nell’ipertrofia della milza malarica.
Fitoterapia classica
- Come tonico: infuso di corteccia, foglie o frutti, 20 g per 1/2 1 d’acqua. 3 tazze al dì.
- Come tonico venoso: tintura madre, 25-30 gocce 3 volte al dì.
E’ importante sottolineare che la radice del crespino, per la presenza della berberina e anche di altri alcaloidi, è velenosa se si usano dei dosaggi più alti di quelli consigliati.
Ecco perché si sfrutta tale proprietà in omeopatia:
Berberis omeopatica, infatti, viene molto usata e prescritta.
Medicina popolare
E’ interessata particolarmente dai frutti; maturi sono usati come fonte di vitamina C.
Quindi si sfrutta una loro azione dissetante e rinfrescante e una più blanda azione lassativa.
Le bacche poi s’impiegano per preparare gelatine, confetture e sciroppi.
Dopo che hanno patito le prime gelate, messe sotto aceto, si usano come capperi.
Dott. Franco Fornasaro