San Martino - Svet Martin
La caratteristica sagamo del S. Martino dietro San Canziano
Il San Martino ha conosciuto il suo momento di gloria quando, per salvare Udine, la popolazione tenne testa alle truppe austriache che si dirigevano proprio su Udine insorta.
E' comunque un rilievo interessante, dalla sagoma caratteristica e ospita sulla sua sommità una bella chiesetta.
Da le Guide del Friuli Venezia-Giulia n°5
Il monte San Martino costituisce un importante rilievo della parte più interna delle Valli del Natisone, collocato fra le valli dei torrenti Alberone e Cosizza.
I versanti del monte, dalle pendenze elevate, sono solcati da molteplici corsi d'acqua.
La vegetazione è costituita da boschi di latifoglie termofile e mesofile.
I versanti meridionali ed occidentali sono caratterizzati da boscaglie miste di pioppo tremolo, salicone, castagno, frassino maggiore, acero di monte e nocciolo, originatesi a seguito dell'abbandono dei prati da sfalcio, un tempo dominanti.
Sono presenti inoltre il carpino nero, i frassineti misti, con faggio, acero di monte e tiglio selvatico e boschi di rovere con carpino bianco, mentre solamente i settori del versante settentrionale sono accupati da faggete miste submontane.
La zona sommitale, ospitante l'omonima chiesetta, costituisce un bellissimo punto panoramico.
Interessante a settembre la caratteristica sagra, una sagra dal sapore ancora antico!
Svet Martin
Il monte S. Martino (m. 965) si trova sul territorio del comune di Grimacco ed ha preso il nome dalla omonima chiesetta costruita sulla sua sommità.
"Le origini di questo sacello romanico sono molto antiche.
Compare per la prima volta in un atto di infeudazione a favore di Giovanni Longo di Cividale nell'anno 1299,
"
... et idem ius habet in monte S. Martini in Trivin (Tribil) ad festivitatem ecclesie S. Martini
(C.G. Mor, Appunti sull'ordinamento politico-amministrativo della Val Natisone e Convalli, in "Val Natisone", Udine, S.F.F., 1972, p. 44)" /T. Venuti, Chiesette votive da S. Pietro al Natisone a Prepotto, Udine 1985, pag. 121/.
Il monte S. Martino si trova in posizione strategica a poca distanza dal "passo di Luico/Livek" e fu, con tutta probabilità, un luogo di vedetta e di avvistamento, un "osservatorio" nel sistema difensivo locale già dai tempi più remoti.
Lo conferma anche il fatto che la chiesetta costruita sulla cima, sia dedicata a S. Martino che è comunemente considerato un santo "militare" assieme a S. Michele Arcangelo e a S. Giorgio.
Diverse chiesette della nostra zona, dedicate a questi santi, sono state edificate in luoghi che, nel passato, avevano una notevole importanza strategica e militare. Basta citare, ad esempio, il santuario di Castelmonte, dedicato a Maria S.S. e a S. Michele Arcangelo già nel VI - VII sec. e la chiesetta ormai distrutta di S. Giorgio / sv. Jur' sul passo omonimo in parrocchia di Rodda.
Anche la località San Guarzo (= S. Giorgio) di Cividale /Šenčur doveva essere ariticamente un capisaldo fortificato situato tra i castelli di Gronumbergo e di Gusbergo
(cfr. Guglielmo Biasutti, La lunga fine dei Longobardi in Friuli, Udine, 1979, pag. 19).
La presenza della chiesetta dedicata a S. Martino e la conseguente devozione a questo santo hanno contribuito alla diffusione del nome proprio Martino / Martin nei paesi situati a ridosso del monte.
Questo nome si è poi trasformato nel cognome Martinič / Martinig che è tipico del paese di Cepletischis.
Un fenomeno analogo si riscontra anche nei paese di Costa di Vernassino posto sulle falde del monte S. Canziano / sv. Kocjan dove il cognome tipico, emigrato poi in varie località delle Valli del Natisone e a Cividaie, è Kočjanič / Coceanig.
Guida 5 del Friuli-Venezia Giulia
Secondo articolo di Božo Zuanella - DOM n° 10 - 1987
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