Preparazione alle escursioni

L'escursione abbisogna di una preparazione adeguata anche sul piano atletico

L'alimentazione prima, durante e dopo un'escursione.

Per affrontare bene, senza troppe fatiche, un'escursione a piedi (ma anche una lunga pedalata in bicicletta) è bene fare il pieno di energia. Ma come?

I carboidrati sono la benzina super del nostro organismo, quella che gli consente di lavorare col miglior rendimento.

Nel corso di sforzi prolungati le riserve di carboidrati presenti nel fegato e nei muscoli si impoveriscono; questo impoverimento rallenta la velocità con cui i muscoli possono essere utilizzati per produrre energia che sostiene la nostra attività fisica; si verifica cioè un calo di potenza ed altri problemi che fanno insorgere la fatica.

E' logico quindi che una migliore disponibilità di carboidrati durante lo sforzo fisico consente di ritardare o di evitare l'insorgere della fatica stessa. Sapere che i carboidrati sono la benzina super non basta; è fondamentale conoscere quando fare il pieno e saper distinguere anche tra i vari tipi di super dei quali possiamo disporre.

Per fare il pieno ci vogliono giorni. Prima di un'escursione in montagna le scorte di energia possono essere aumentate accrescendo l'assunzione di carboidrati nei ultimi due-tre giorni che precedono lo sforzo.

In pratica nei due o tre giorni precedenti:

* aumentare l'assunzione di carboidrati (pane, pasta, riso, patate);

* ridurre l'assunzione di grassi;

* mantenere normale l'assunzione di proteine.

Nel pasto che precede l'escursione (la cena prima dell'escursione):

* assumere carboidrati;

* evitare grassi e proteine;

* evitare anche di assumere troppi zuccheri semplici (saccarosio, cioè lo zucchero da cucina, ed eccessive quantità di miele o di marmellata).

Dopo l'escursione preferire ancora l'assunzione di carboidrati.

E per quanto riguarda i carboidrati:

* dare sempre precedenza a quelli complessi (pane, pasta, riso, patate); * meno importanza a quelli semplici (marmellate, miele, saccarosio).

E il bere?

Un tempo si diceva che non bisogna bere quando si suda. Oggi si dice: bevi quando sudi e se prevedi che suderai, inizia a bere prima.

Perché si fa un'escursione?

Lo scopo di una qualsiasi escursione dovrebbe essere in primo luogo la ricerca di un contatto con la natura. Tale contatto è capace di rigenerare le nostre energie psichiche oltre che quelle fisiche.

Non deve mancare inoltre lo studio e la comprensione delle strutture e delle strette relazioni che intercorrono tra mondo fisico, biologico e comunità umane; questo anche per maturare il nostro senso di responsabilità nei confronti della natura e nella gestione delle sue risorse.

E' perciò importante compiere delle escursioni, possibilmente settimanali, con la famiglia, con amici, con gruppi organizzati. Nelle Valli del Natisone esistono due gruppi organizzati con un programma annuale specifico: il C.A.I. di S. Pietro al Natisone e la Planinska Družina.

Nino Specogna

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