Don Azeglio, tarkaj liet znam!
Un grande amico delle Valli, ci ha lasciato.
Ti ho conosciuto in prima liceo nel 1949. Poi fino al 1957 abbiamo studiato assieme.
Quanti ricordi, don Azeglio!
Che partite di ping-pong!
Tu sapevi già giocare, io ero un pivello. Ho imparato da te.
Che partite di pallone!
Tu giocavi in difesa; io all'attacco.
Troppa nostalgia ricordare!
Sei giunto nelle Valli e subito ti sei affezionato.
Qualcuno direbbe:
- Come si fa ad affezionarsi a quel buco! -
Ma in quel buco c'era la gente e tu prima di tutto ti sei affezionato alla gente, alle sue abitudini, alle sue tradizioni.
Hai visto le necessità, hai capito quanto avevano bisogno di te.
Forse pochi si sono resi o si renderanno conto di quanto hai fatto crescere "quel buco".
O forse solo ora che non ci sarai più, tutti capiranno quanto preziosa era la tua presenza.
Rimarrai in "quel buco" non solo nel ricordo.
Rimarranno le tue opere, quelle materiali, che hai saputo realizzare con tanta competenza e tanta passione.
Ma più ancora rimarrà il tuo insegnamento, le tue convinzioni, le tue certezze, la tua grande fede.
Zbuogan, don Azeglio
an pomajnan še, pomajnan se jubit, sa ki šelé vič moreš!
Nino