Don Giuseppe Cramaro
Platischis 1897 - Campeglio 1974
Don Giuseppe CRAMARO ancora studente di teologia presso il seminario diocesano durante il primo conflitto mondiale fu arruolato nell'esercito e ferito in una delle numerose battaglie sul Piave.
Ordinato sacerdote nel 1923 fino al '33 fu cappellano di Oseacco e Uccea e poi cappellano e curato di Antro fino al '47, anno in cui fu nominato parroco di Premariacco, dove rimase per 22 anni.
Durante il suo servizio pastorale in Val Resia nel 1927 curò e pubblicò un catechismo scritto nel dialetto sloveno locale
(To kristjanske učilo po rozoanskem),
e nel 1928 collaborò all'edizione del catechismo sloveno delle valli del Natisone
(Katoliški katekizem za beneške Slovence).
Don Cramaro prese la cura della cappellania di Antro al culmine della campagna contro i sacerdoti e la lingua slovena, campagna che portò alla proibizione dello sloveno nelle chiese.
Contro questo provvedimento si oppose con tutti i mezzi e assieme a don Natale Zufferli si recò in Vaticano per cercare sostegno, ma la missione non ebbe esito.
(Cf.: STORIA/Vicende storiche/Lettera al papa)
)
Durante la seconda guerra mondiale si adoperò a favore della gente.
Ritornata la libertà e la democrazia, scrisse una lettera al primo ministro Parri per denunciare gli attacchi dei tricoloristi contro i sacerdoti sloveni.
Affaticato e deluso chiese di essere trasferito nella parrocchia di Premariacco.
Lo scrittore sloveno F. Bevk nel romanzo Kaplan Martin Cedermac richiama la figura e l'azione di don Cramaro.
DOM n°. 16 - 1985