L'istruzione nel 1918 durante l'occupazione austriaca

La nuova autorità tentò di dare una parvenza di organizzazione della vita civile delle popolazioni ed, anche se con un notevole ritardo, riorganizzò 1’insegnamento nelle scuole. A causa degli eventi bellici l’anno scolastico iniziò appena l’11 febbraio.

Ecco le istruzioni, da una circolare diretta ai sacerdoti, ai sindaci e ai maestri del comandante austriaco del distretto di San Pietro al Natisone
Nell’anno di occupazione austroun­garica (dalla disfatta di Caporetto nel­l’ottobre del 1917 alla controffensiva italiana dei primi di novembre del 1918), la popolazione rimasta nelle Valli del Natisone trascorse un anno durissimo per la presenza delle truppe di occupazione che pesavano sulla comunità con continui gravami per il loro sostentamento.
Tanta gente, inve­ce, era scappata durante la ritirata del­l’esercito italiano (in provincia di Udine 134.816 pari al 21,5 per cento) trovando rifugio in altre regioni d’italia.

Nelle Valli punti di riferimento erano i sacerdoti e i sindaci rimasti, mentre a San Pietro al Natisone era stata istituita la sede del comando del distretto, con a capo un ufficiale austriaco.

La nuova autorità tentò di dare una parvenza di organizzazione della vita civile delle popolazioni ed anche se con un notevole ritardo rior­ganizzò l’insegnamento nelle scuole elementari.

In provincia di Udine l’an­no scolastico ebbe inizio nel gennaio e terminò il 31luglio 1918.
Riprese poi nel mese di settembre per essere nuovamente interrotto in seguito all’arrivo delle truppe e delle autorità italiane.

Sotto l’occupazione autriaca nelle Valli del Natisone la ripresa delle lezioni nelle Valli del Natisone si ebbe con un certo ritardo rispetto al resto della provincia di Udine.
Una circolare del comandante del distretto di San Pietro, conservata nell’ archivio del nostro giornale e datata 31 gennaio 1918, stabiliva l’apertura delle scuole negli allora otto comuni delle Valli per l’11 febbraio e nominava gli insegnan­ti nei vari plessi scolastici.
Da questo documento si può ricavare una com­pleta panoramica dei plessi scolastici presenti nelle Valli (aperti o chiusi durante l’occupazione austriaca).

La circolare, che era indirizzata a «tutti i Rev. Sacerdoti, ai sindaci e ai maestri del distretto di S. Pietro al Natisone», istituiva le seguenti scuole elementari:

1. Nel comune di San Pietro al Nat.:

a S. Pietro al Nat. (maestre Emilia Petricig e Predan Giustina);
in Azzida (maestra Gozniach Teresa),
a Vernasso (maestra Lucia Clemencig),
a Vernassino (maestra Iussa Teresa).
Gli alunni di Tarpezzo frequenteran­no la scuola di San Pietro al Nat.



2. Nel comune di S. Leonardo:

a S. Leonardo (maestra Teresa Gussic, maestro Battaino Giovanni),
a Cravero (maestra Luigia Vinturini),
a Cosizza (maestro Luigi Zdravlig).
Gli alunni di Altana frequenteranno la scuola di S. Leonardo.



3. Nel comune di Tarcetta:

a Tarcetta (maestre Antonia Birtig e Cosmacini Marianna),
a Goreniavas (mae­stro il Rev. cappellano Luigi Clignon di Erbezzo),
a Monte Fosca (maestra Birtig Gilda).
Gli alunni della scuola di Pegliano frequenteran­no la scuola di Tarcetta.



4. Nel comune di Savogna:

a Savogna (maestra Vittoria Dorbolò);
a Masseris (maestra Marcella Obala),
a Montemaggiore (maestra Angelina Mucig).
Gli alunni della scuola di Ter­cimonte frequenteranno la scuola di Savogna
e gli alunni di Cepletischis quella di Masseris.



5. Nel comune di Drenchia:

a Cras di Drenchia (maestra Enninia Caruccio),
a Zavart m. Antonia Golob.



6. Nel comune di Grimacco:

a Plataz (maestra Cemoia),
a Clodig (maestro il cappellano Giovanni Slobbe di Liessa).
Gli alunni di Topolò frequenteranno la scuola di Clodig.



7. Nel comune di Stregna

a Stregna (maestra ...? Antonia),
a Saligoi (mae­stro il Rev. cappellano Gino Bodigoi di Oblizza),
a Polizza (maestro il Rev. cappellano Alessandro Tomasetig di Tribil di sopra).



8. Nel comune di Rodda:

a Rodda (maestra Teresa Blasutig),
a Mesrino (maestra Elena Blasutig).
Gli alunni di Pulfero frequenteranno la scuola di Rodda».

La circolare del commissano di San Pietro al Natisone contiene di seguito alcune disposizioni sull’organizzazio­ne dell’insegnamento che doveva ini­ziare l’11 febbraio.

I1 sindaco, si legge nell’ordinanza «è incaricato di prontare tosto i rispettivi locali scolastici e di render noto al sopraricordato corpo insegnante che venerdì 8 febbraio, alle ore 9 ant. ci sarà un’adunanza presso l’i.(mperial) r.(egio) comando distrettuale di S. Pietro al Nat. alla quale hanno da comparire tutti i sunnominati maestri e maestre per ricevere ulteriori istruzioni in proposito, questi ultimi hanno in quest’occasione da produrre un docu­mento comprovante l’ammontare del salario da loro ultimamente percepito nonché un elenco del prevedibile numero degli alunni come pur dei libri degli alunni come pure dei libri scolastici pre­sumibilmente esistenti. Si rendono edotti i sindaci che le scuole devono esser fino al 9 febbraio in pieno ordine, acciocché l’istruzione possa essere ripresa risp. continuata, di ciò devono pure interessarsi personal­mente anche i rispettivi maestri e mae­stre impiegando all’uopo anche gli alunni».
da DOM 15.01.2004
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