La tria della Grotta di S. Giovanni
In "storia/vicende storiche/la tria della lastra di Biacis" ho parlato delle tre "trije", quella sulla lastra di Biacis, quella della Parigla di Vernasso, quella davanti all'ingresso della scalinata della Grotta d'Antro.
Voglio soffermarmi un momento proprio su quest'ultima per un'osservazione che ho avuto modo di fare l'ultima volta che mi son recato in Grotta.
Cito anzitutto ciò che ho scritto precedentemente:
6 novembre 2000
Ci rechiamo alla grotta d'Antro per un servizio fotografico.
Poco prima della scalinata, guardando per caso a terra, osserviamo che su una lastra del pavimento é incisa a scalpello una trija.
Il pavimento di accesso alla scalinata, compresa la scalinata stessa come si trova allo stato attuale, é stato fatto nel 1966 con pietre provenienti da tutti i paesi della parrocchia di Antro.
Don Walter Zaban, infatti, allora aveva chiesto questo contributo a tutte le famiglie della parrocchia e tutti si sono prestati a quest'opera.
Sapere perció da dove esattamente proviene la pietra con sopra incisa la trija é cosa impossibile.
Tuttavia, da qualsiasi parte provenga, mi sembra logico pensare che la sua funzione fosse stata proprio quella del gioco della trija.
I quadri di Biacis
Osservando una cartolina riproducente il dipinto del soldato disperso durante la ritirata di Caporetto, ospite della famiglia che lo ha nascosto, quella di Strukilni di Biacis, durante la Prima Guerra mondiale, notiamo qualcosa che potrebbe essere veramente intessante: ai piedi della scalinata il pittore mette volutamente in evidenza un riquadro che riproduce esattamente la forma della pietra sulla quale é incisa la trija di cui sopra.
Ció dovrebbe significare che quella pietra c'era giá allora e non é, invece, stata messa ai tempi dell'ultimo restauro come supposto sopra.
(Vedi l'articolo: I QUADRI DI BIACIS, nella cartella la grotta di Antro/Altri contributi).
Perché il pittore ha voluto mettere in evidenza proprio quella pietra?
Ha scolpito lui quella trija?
Sicuramente passava tante ore della giornata nella grotta non foss'altro per dipingere i cinque quadri che ha prodotto e che ora sono di proprietá della famiglia Strukilni, ma probabilmente anche per nascondersi.
Se ha inciso lui la trija, sicuramente lo ha fatto per giocare con qualcuno.
Con chi?
Forse sono domande senza risposta.
Sicuramente quel riquadro sul dipinto significa qualcosa che quasi certamente é legato alla trija!
Osservazioni
La pietra con la tria era proprio lì, in quel posto
E' vero che il piazzale antistante la scalinata è stato rifatto nel 1966 con con pietre provenienti da tutta la parrocchia di Antro.
Ma più che rifatto è stato allargato, lasciando molto probabilmente intatta o quasi la parte già esistente, alla quale parte sicuramente apparteneva anche la pietra con la tria.
Comunque sicuramente sono state riutilizzate tutte le pietre del vecchio piazzale.
Questo risulta proprio dalla testimonianza del quadro, dipinto già durante la prima guerra mondiale, come si può osservare dalla seguente foto.
Il pittore ha voluto mettere, sicuramente non a caso, in evidenza quella pietra che ha la stessa forma di quella sulla quale si può ammirare la tria.
Un segno enegmatico
Sabato scorso, andando alla grotta con mio fratello, gli ho fatto vedere la pietra con la tria.
Osservando bene mi son accorto di un segno che non avevo notato precedentemente.
Il segno è sicuramente vecchio e consiste in due rette convergenti, perfettamente raffigurate, quasi volessero essere una freccia.
Si trovano, guardando la foto, alla sinistra della trija.
Sembrano indicare una direzione.
La retta verso nord potrebbe essere naturale: una lieve intrusione di quarzo. L'altra retta, invece, è stata scalpellata, come del resto la tria; quest'ultima ha stranamente una forma romboidale anzichè, come il solito, quadrata.
Che significato ha tutto ciò?
Forse non lo sapremo mai.
E' davvero un enigma:
una pietra con la tria...,
messa in evidenza su un quadro del 1917...,
con sopra anche due rette convergenti perfette...
Un mistero!
Nino Specogna